Ostuni, 29/09/2009
Arresti all'Agenzia delle Entrate: i dettagli
Concussione, falso ideologico e materiale in atto pubblico, rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio. Queste le accuse mosse a vario titolo nei confronti di sette dipendenti pubblici in servizio presso l'Ufficio di Ostuni dell'Agenzia delle Entrate di Ostuni. Cinque di essi sono stati arrestati, gli altri due sono stati denunciati a piede libero.
I dettagli dell'operazione condotta all'alba di oggi dai militari della Compagnia delle Guardia di Finanza di Ostuni sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa, presieduta dal dott. Nicolangelo Ghizzardi, Procuratore della Repubblica di Brindisi.
Le cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, richieste dal sostituto procuratore Antonio Negro, sono state emesse dal gip del Tribunale di Brindisi Antonia Martalò e riguardano Vincenzo Sgura, 50 anni, di Ostuni, Alfredo Cisternino, 53 anni di Ostuni, Salvatore Santoro, 58 anni di Ceglie Messapica, Antonio Scalera, 33 anni di Mesagne e Giovanni Pizzolla, 49 anni di San Michele Salentino.
Gli arresti giungono al termine di accurate attività investigativa avviata nel febbraio 2008 a seguito della denuncia di un imprenditore di Carovigno che ha accusato i funzionari ispettivi di aver chiesto denaro per condizionare gli esisti di una verifica fiscale.
Le indagini sono proseguite nei mesi successivi ed hanno consentito di accertare altri 12 episodi analoghi nel territorio di competenza dell'Ufficio che, oltre a Ostuni, comprende Carovigno, Ceglie M.ca, Cisternino, Fasano, S. Michele S.no e S. Vito dei N.nni.
Tra gli episodi contestati ai funzionari tributari, uno in particolare ha contribuito a contrassegnare il nome all'operazione odierna, denominata"Cachemire": durante un controllo in un negozio di abbigliamento di Cisternino, due degli arrestati hanno preteso in regalo un cappotto di cachemire, nelle cui tasche l'imprenditore avrebbe dovuto inserire 500 euro.
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