Ceglie M.ca, 29/09/2009
Gruppi di minoranza: "Mita causa sconquasso nella maggioranza"
Una maggioranza priva per l’ennesima volta dei numeri per governare, vista l’assenza del consigliere Giordano di PRC, l’allontanamento dall’aula dei Consiglieri PD Amico e Palmisano, che hanno causato lo scioglimento della seduta per mancanza del numero legale, ha impedito, creando un grave danno alla città di Ceglie Messapica, che il Consiglio Comunale approvasse il Piano Casa del Governo Berlusconi che avrebbe consentito ampliamenti delle residenze pari al 20% e ristrutturazioni con la possibilità di aumento di cubatura pari al 35%. La testarda ed obsoleta posizione politica del Consigliere regionale di PRC, Pietro Mita, che intendeva impedire che i proprietari di trulli, lamie, casine e masserie potessero usufruire dei benefici del Piano Casa ha causato un vero e proprio sconquasso all’interno della maggioranza oltre alla nostra legittima reazione tesa a garantire che tutti i cittadini avessero uguali diritti.
Questa scelta scellerata della giunta Federico di fatto sta arrecando grave danno all’indotto dell’edilizia locale che vedeva il Piano casa come un ultimo possibilità di ripresa dell’economia locale.
E davvero intollerabile che una amministrazione locale oltre ad aumentare tutte le tasse, riempire la città di rifiuti, costituirsi al Consiglio di Stato contro gli operatori locali , sia incapace di approvare un semplice atto consiliare che avrebbe dato immensi benefici a un intera comunità.
A questo punto rimangono solo le dimissioni. Da parte nostra ribadiamo la nostra posizione unitaria tesa ad evitare che Ceglie sia l’unica città d’Italia che non possa usufruire - in tutta la sua area - di misure straordinarie urgenti a sostegno dell’attività edilizia. Oltre a confermare la nostra volontà di intraprendere un percorso politico unitario e coeso, consapevoli che la città chiede un cambio di rotta.
Gruppi minoranza
Comune di Ceglie messapica
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