Fasano, 21/09/2004

Opposizione contro le scelte del governo comunale

Il Consiglio Comunale di Fasano nella seduta di martedì 14 settembre ha discusso di alcune varianti al Piano Regolatore Generale riguardanti l’insediamento e/o ampliamento di impianti produttivi.
Riteniamo di particolarmente grave l’approvazione del progetto di realizzazione di una nuova concessionaria di autoveicoli attraverso un cambio di destinazione da zona agricola ad una non meglio precisata zona terziario-commerciale.
Infatti, il P.R.G. vigente individua precisamente le aree che possono accogliere simili insediamenti qualificabili limpidamente come attività commerciali anche per effetto di alcune pronunce della Corte di Cassazione. Per cui non poteva assolutamente applicarsi la procedura di variante tramite lo sportello unico, anche in considerazione di una motivazione sostanzialmente priva di fondamenti giuridici – nonostante alcuni pareri giuridici commissionati ad hoc - che individua una nuova categoria di attività, quella industriale-commerciale, che non ha riscontro nella lettera della legge.
Certo è che l’esibizione muscolare della maggioranza e l’ostinazione nell’aver voluto approvare il provvedimento nonostante i ripetuti inviti al ritiro, da parte del Consigliere Comunale di Rifondazione Comunista, non riesce a dissimulare la precisa volontà di attuare un’operazione speculativa edilizia che per altro riguarda parenti di secondo grado dell’attuale Assessore all’Urbanistica, tra l’altro relatore in Consiglio del progetto.
Inoltre, un altro atto approvato nella stessa seduta presenta la violazione palese delle norme tecniche di attuazione del P.R.G. Ci riferiamo all’ampliamento di un pastificio, che introduce un grave precedente per la gestione e la tutela del territorio, per cui qualsiasi progetto di ampliamento in qualsiasi zona del P.R.G. potrà derogare alle norme del piano, contribuendo così alla creazione di mostri urbanistici e al caos della pianificazione urbana.
Infine, questa Amministrazione ha inferto un altro colpo mortale, del resto coerentemente coi suoi atti precedenti, alla tutela della costa e alla possibilità di una fruizione piena e libera dei tratti più belli del litorale, in particolare delle “Case Bianche”. Infatti è stata bocciata la mozione presentata da Rifondazione Comunista, anche a seguito dell’iniziativa congiunta con Verdi, Comunisti Italiani e Associazione di Cittadini “Mare Libero”, la quale chiedeva al Comune di prendere in concessione i tratti adiacenti le “Case Bianche”, per sottrarli alle mire dei privati.
Rifondazione Comunista; Verdi, Comunisti Italiani e Italia dei Valori in una riunione congiunta, valutati gli atti in questione, esprimono la propria disapprovazione verso l’operato dell’Amministrazione Comunale, che persevera in funambolismi giuridici e giochi di prestigio per rendere edificabili suoli agricoli.
Il giudizio politico è ancor più negativo se si considerano questi provvedimenti nel loro insieme, come figli di una stessa logica di lassismo istituzionale che, lungi dal garantire il rispetto dello strumento urbanistico e dell’uguaglianza dei cittadini nei confronti delle regole democratiche, ricerca cavillosamente comode vie di fuga che, di fatto, mettono in discussione il P.R.G. e ne costituiscono un’autentica riscrittura in negativo.
Operando secondo questo metodo salta ogni programmazione dello sviluppo del nostro territorio che sia seria e fondata su criteri scientifici. Di questo gioco al massacro del diritto, di impove-rimento del territorio e di esproprio di beni pubblici noi non vogliamo essere complici e non vogliamo che passi in maniera indolore e sotto silenzio.
Pertanto affermiamo con forza il diritto delle nostre genti a vivere in un ambiente non deturpato dalla speculazione edilizia, il diritto dei nostri ulivi secolari a lussureggiare per mille anni ancora, il diritto dei bagnanti a godere liberamente e gratuitamente delle “Case Bianche”, il diritto dei lavoratori a uno sviluppo che sappia conciliare il lavoro con il rispetto della natura.
Noi non siamo i “Signor No” della politica locale; semplicemente non siamo subalterni a qualunque richiesta, anche la più insana e liberticida, ci possa provenire dal potente o dal cortigiano di turno.
Fasano non merita il governo che ha oggi in Consiglio Comunale. Fasano ha le intelligenze, la progettualità, la forza popolare e democratica per dare una svolta moderna, produttiva e progressista alla gestione della cosa pubblica.
E’ nostra convinzione che il destino della nostra Città potrà cambiare non solo se cambia la classe dirigente, ma se, con essa, cambiano anche i metodi e le finalità di governo.
Proponiamo che questa impostazione politica diventi strategia comune di tutto il Centro Sinistra, poiché non ha senso parlare di alternativa all’amministrazione di Centro Destra e poi dividersi in sede di Consiglio Comunale, al momento decisivo del voto. Non di vuote parole si nutre la politica, ma di atti concreti, di posizioni chiare e di resistenza efficace alle scelte dissennate dell’attuale amministrazione.

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO VERDI, RIFONDAZIONE COMUNISTA, COMUNISTI ITALIANI, ITALIA DEI VALORI