Brindisi, 01/10/2009
Uil: "vigilare sulla Lyondell Basell"
In attesa degli eventi proseguono, senza sosta, nel nostro Paese i piani di dismissione e di riorganizzazione di grandi e piccoli gruppi industriali.
Azioni nate dalla necessità di porre rimedio a scelte finanziarie errate ed in risposta ai mutati scenari che la crisi continua a delineare, contrariamente a quanti sostengono che ormai siamo fuori pericolo con la speranza che, nel prossimo anno, ci sia la ripresa sia produttiva che economica. In pochi in questi mesi hanno fatto scelte coraggiose in modo da affrontare il futuro con uno slancio diverso e migliori prospettive.
Brindisi, in questo contesto non è da meno, con un comparto come quello energetico che soffre il fermo di attività (chi lo avrebbe mai detto?), di quello aeronautico che si dibatte tra mille incertezze e con il settore chimico in sofferenza per vicende legate anche e sopratutto a situazioni vissute oltreoceano.
È il caso di Lyondell Basell che sta attuando a livello mondiale una profonda ristrutturazione sia finanziaria che produttiva. Per questo motivo dobbiamo essere vigili a quanto sta avvenendo, vista la presenza e l'importanza che questa Società ricopre nel nostro territorio in quanto esempio di continua innovazione e di piena integrazione nel tessuto produttivo brindisino.
Infatti ad essa sono legate le produzioni di Società come Polimeri Europa, Chemgas ed Enipower, oltre ad Exxson Mobil che ha stretto accordi commerciali per la trasformazione dei prodotti di base.
Quello che ci preoccupa è il silenzio che avvolge il piano industriale di Lyondell Basell e le possibili ripercussioni negative per il sito di Brindisi. L'assenza di chiare notizie in merito non ci consente di recepire eventuali necessità aziendali per il rafforzamento della propria presenza.
Tutto questo in una fase in cui si sta riavviando il dialogo con le Istituzioni locali maggiormente attente sui temi dello sviluppo e si ricomincia a parlare di date certe per il rinnovo delle convenzioni con le Società elettriche.
Ci chiediamo: è sufficiente tutto ciò per recuperare i ritardi accumulati in tutti questi anni? Non sarebbe meglio chiedere un incontro al Ministro Fitto, titolare dei rapporti con le Regioni?
Questa potrebbe essere una via da percorrere perché il settore dell'energia rappresenta una voce importante nei bilanci aziendali che vorremmo fosse più considerata per rendere il territorio più appetibile e per consolidare le aziende presenti.
Bisogna quindi dare più forza agli insediamenti produttivi strategici e fare sistema con le varie realtà industriali e produttive avendo consapevolezza che, attraverso questa sinergia, l'economia potrà crescere e guardare al futuro con maggiori certezze e fiducia, altrimenti c'è il rischio di dare il colpo di grazia definitivo.
Rivolgiamo quindi un appello alle Istituzioni locali affichè si facciano carico di avviare una attenta verifica delle situazioni come quella di Lyondell Basell programmando incontri e confronti che sarebbero considerati da tutte le Società come segnali di attenzione ed interessamento sulle sorti di queste grandi aziende e di centinaia di famiglie brindisine.
COMUNICATO STAMPA
SEGRETERIE PROVINCIALI UIL UILCEM
BRINDISI
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