Fasano, 15/10/2009

Cazzetta (UDC): "a Fasano nuova giunta senza donne"

Ci risiamo! Ignorando quanto accaduto al Presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido che solo poche settimane fa è stato “costretto” a nominare una donna nella giunta dopo che il Tar di Lecce l’aveva azzerata il 24 settembre proprio perché non c’era nemmeno una rappresentante del gentil sesso, il Sindaco di Fasano Lello Di Bari ha pensato bene di nominare una giunta in cui l’unico nome Maria che compare è il secondo nome dell’architetto Davide Dioguardi.
Lascia sconcertati rilevare come si possa rimanere completamente indifferenti a ciò che accade intorno a noi, nella fattispecie in una provincia confinante, aspettando che sia una sentenza ad imporlo, e non si riesca ad operare delle scelte che non rispondano soltanto a mere logiche numeriche o di partito che con il buon senso a volte non hanno nulla a che vedere.
In controtendenza ecco quindi in bella mostra uomini, uomini e ancora uomini che con orgoglio, non condiviso, circondano il primo cittadino di Fasano al quale va ricordato che alla elezione sua e della maggioranza ha contribuito anche il voto femminile. In qualità di responsabile provinciale del dipartimento delle pari opportunità dell’UDC di Brindisi non posso ignorare né tacere, me lo impongono il mio ruolo e il nostro progetto di donne all’interno del partito. Nel mese di settembre, a conclusione del convegno “Il Sud è donna” tenutosi in Calabria, insieme alla responsabile nazionale la dott.ssa Marisa Fagà abbiamo stilato un documento sottoposto all’attenzione dei vertici del partito agli Stati Generali di Chianciano che in dieci punti sintetizza il ruolo che noi donne intendiamo assumere all’interno del partito.
Nell’Udc stiamo cercando di innescare una rete di contatti che favorisca la comunicazione, lo scambio e la diffusione di buone prassi per diffondere una cultura della partecipazione affinché all’interno dei partiti le donne impegnate in politica conquistino i loro spazi salvaguardando orgoglio e dignità, facendo valere il principio di uguaglianza tutelato dalla nostra costituzione da oltre sessant’anni dagli artt. 49 e 51.
Quella di un diverso ruolo delle donne in politica non riguarda solo l’UDC ma è una problematica trasversale che deve smuovere le coscienze femminili a qualsiasi livello e di qualsiasi colore politico.
E’ importante diffondere anche una cultura della partecipazione alla vita politica da parte delle donne che si sostanzi non necessariamente in una militanza all’interno di circoli e sezioni ma soprattutto in un esercizio più consapevole del diritto di voto che induca le donne a cercare nelle liste nomi femminili che possano rappresentarne le istanze nelle sedi istituzionali affinché l’umiliazione delle quote rose, seppure ancora necessarie, non abbia più ragione di esistere.



COMUNICATO STAMPA DOTT.SSA MARIA ELENA CAZZETTA
RESPONSABILE PROVINCIALE DIP. PARI OPPORTUNITÀ UDC DI BRINDISI