Brindisi, 23/10/2009

Brindisi e Lecce perdono collegamenti Eurostar con Milano e Torino

Dal prossimo mese di dicembre Brindisi e Lecce perderanno i collegamenti ferroviari Eurostar City con Milano e Torino.
La notizia circola da un paio di settimane tra i pendolari della linea Bari-Brindisi, anticipata dal personale di bordo di Trenitalia.
Con l'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario di dicembre 2009 - scrivono alcuni utenti alla redazione di Brundisium.net - vedremo scomparire due eurostar per Milano e uno per Torino. Questi treni saranno "attestati" a Bari, ossia partiranno e termineranno la corsa nel capoluogo di Regione .
Un'ipotesi questa - come sottolinea Antonio Di Giulio - che emargina sempre più il Salento e che non può lasciare indifferente le classe politica.
Sul fatto interviene Enzo Albano, consigliere comunale del Partito Democratico, esperto del settore ferroviario. In una nota Albano scrive che "dalle bacheche e dai monitor delle stazioni di Brindisi e Lecce saranno cancellati i treni Eurostar city 9762, 9768, 9766, 9761, 9763 e 9765, in partenza da Brindisi per Milano e Torino alle ore 7.26, delle 14.02 e delle 11.52, ma anche quelli provenienti dalle stesse città alle ore 15.55, 18.16 e 19.57".
Per Albano si tratta di "un progetto pianificato subito dopo gli importanti e gravosi impegni economici che la nostra regione, con grande sacrificio, ha sottoscritto con la divisione Trasporto regionale di Trenitalia, per assicurare qualità e quantità nei collegamenti ferroviari".
Continua l'esponente PD: "ora tutto rischia di essere vanificato da decisioni che vanno in controtendenza, perché è evidente che sono destinate a penalizzare lo sviluppo e il turismo del nostro territorio e di tutto il grande Salento e ad incidere negativamente sulle attività e sui posti di lavoro che ruotano intorno alle lavorazioni di quei treni nella stazione di Lecce e sul traffico passeggeri del nostro porto, considerato che mi sembra plausibile, che una persona costretta a scendere dal treno a Bari, trovi più comodo e conveniente utilizzare le navi di quella città.
E’ l’ennesimo episodio della scarsa considerazione della società di Trenitalia che ha sempre voluto penalizzarci."
Albano ha esperienza da vendere e sa bene che potrebbe trattarsi "del solito e ricorrente mezzo per batter cassa, per richiedere l’intervento della finanza pubblica da parte di una società privata, a totale capitale pubblico, che si regge con i soldi delle nostre tasse, con i mezzi e le proprietà dello stato".
Resta però tutta la mortificazione di "dover chiedere, di volta in volta, quello dovrebbe essere un nostro diritto. "
Conclude Albano: "credo che sia necessaria un’assunzione di responsabilità da parte di tutto il territorio, in primo luogo della nostra regione, ma anche del comune, della provincia, della camera di commercio, dei sindacati, delle associazioni tutte, in sinergia con il territorio di Lecce, per evitare questo ennesimo scippo e rivendicare e difendere un sistema di collegamenti efficienti ed adeguati a livello regionale e nazionale, come condizione imprescindibile per la crescita di tutta l’economia pugliese."