Brindisi, 23/10/2009
Agricoltura: riunito il tavolo di concertazione permanente
Si è riunito nei giorni scorsi il Tavolo di concertazione permanente sull’agricoltura, istituito presso la Provincia di Brindisi e composto dal presidente della Camera di Commercio, dagli assessori comunali all’agricoltura, dalle Associazioni di categoria e presieduto dall’assessore provinciale alle Attività produttive Cosimo Pomarico, al fine di effettuare un’analisi congiunta sulla grave crisi che attraversa il settore agricolo e per definire le iniziative da intraprendere per richiamare l‘attenzione della politica nazionale e regionale.
Dall’incontro è emerso un quadro allarmante del settore agricolo in provincia di Brindisi. La persistente crisi che sta provocando un impoverimento crescente delle imprese agricole si accompagna ad una forte diminuzione delle giornate lavorative. Le ricadute economiche e sociali sull’intera comunità provinciale sono drammatiche.
Nell’ultimo anno le difficoltà per le imprese si sono ulteriormente aggravate e non si intravedono prospettive capaci di invertire tale andamento. A fronte delle numerose dichiarazioni di disponibilità e proclami del Governo centrale non è seguito alcun concreto provvedimento. Anzi, si paventa un’ulteriore contrazione delle risorse al settore.
E’ tempo, quindi, di rimettere al centro della discussione politica la “questione” Mezzogiorno ed in primis il rilancio della sua agricoltura.
Su questi temi la Provincia di Brindisi e molti Comuni hanno già discusso ed adottato atti di adesione e sostegno alla piattaforma rivendicativa del comparto agricolo. Con la presente proposta unitaria si intende sollecitare un progetto complessivo di rinnovamento dell’agricoltura, insieme all’adozione di misure contingenti e specifiche per il rilancio del settore così da frenare il declino della aziende meridionali prima che diventi irreversibile.
Tale progetto deve far leva su due pilastri:
• la centralità dei produttori agricoli dalla produzione al mercato, attraverso: il potenziamento e l’ammodernamento delle aziende agricole di base, la riduzione dei costi di produzione delle materie prime, l’alleggerimento della burocrazia e una maggiore garanzia al consumatore sull’origine delle materie prime e sulla qualità dei prodotti;
• la “distintività” del made in Italy, che si traduce nel rafforzamento delle aggregazioni societarie, in maggiori investimenti per le innovazioni di processo e di prodotto e per l’internazionalizzazione.
Tanto premesso e considerato, il Tavolo agricolo, costituito dai rappresentanti delle Istituzioni locali e delle Organizzazioni agricole, sollecita il Governo centrale e la Regione Puglia ad adottare le seguenti urgenti misure:
1. la dichiarazione di crisi socio-economica del settore agricolo della provincia di Brindisi;
2. l’annullamento per l’anno 2009 dei contributi agricoli unificati, nonché la sospensione delle rate di mutui in scadenza fino alla risoluzione della crisi;
3. la conferma per l’anno 2009 delle giornate di lavoro bracciantile effettuate nel 2008 per tutti i lavoratori del territorio;
4. il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale con adeguate risorse (200 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2010-2012);
5. lo stanziamento, analogamente ad altri paesi europei, di risorse finanziarie aggiuntive nella prossima legge finanziaria rivolte a sostenere il mancato reddito delle aziende agricole a rischio di chiusura;
6. il rifinanziamento del Fondo per le crisi di mercato con una dotazione di almeno 150 milioni di euro per gli anni 2010 e 2011;
7. la riapertura dei termini per la ristrutturazione dei debiti INPS al fine di consentire la soluzione dei contenziosi pregressi e dare l’opportunità a tutti gli agricoltori di liberarsi dalle pendenze;
8. i controlli sulle importazioni selvagge di prodotti agroalimentari esteri, venduti senza alcuna garanzia igienico-sanitaria, che stanno determinando sul mercato il crollo dei prezzi dei prodotti italiani (fino ai 40%).
Esorta il Governo Centrale ad adottare le seguenti misure strutturali :
1. avviare la riforma dell’INPS in agricoltura, da anni promessa e mai realizzata, al fine di riallineare i costi contributivi alla media dei paesi europei con economie agricole concorrenti;
2. l’obbligo di indicare in etichetta il paese di origine delle derrate alimentari, sia fresche che trasformate, per evitare di far passare per italiani prodotti di dubbia provenienza.
In particolare, per favorire la competitività, con riguardo alle forme associate e cooperative, il Tavolo Agricolo chiede:
• l’attribuzione di un credito d’imposta per la cooperative agricole ed agroalimentari pari alla defiscalizzazione del 50% degli utili reinvestiti in macchinari previsti per le altre società con l’art. 5 della legge n. 102/2009;
• la concessione di un credito d’imposta per le cooperative agricole ed agroalimentari che realizzano concentrazioni, pari al beneficio fiscale di cui godono le altre società per analoghi processi;
Invita, infine, il Governo a convocare una Conferenza Agricola Nazionale per rilanciare la funzione produttiva delle aziende italiane, in particolare dell’agricoltura mediterranea e per invertire i processi devastanti che la colpiscono.
Sollecita la Regione Puglia a:
• emanare con urgenza i regolamenti attuativi della Legge Regionale n°38 del 2008 che favorisce i consumi dei prodotti agricoli locali, nella ristorazione pubblica, nella grande distribuzione, nelle mense e nei ristoranti anche per evitare che vengano pubblicizzati prodotti di importazione di bassa qualità e di dubbia garanzia igienico-sanitaria;
• attuare la riforma della Legge 34/85 sull’agriturismo.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
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