Brindisi, 24/10/2009
Questione ambientale, Curto: troppo distanza tra cittadini e partiti
"Alla luce delle iniziative programmate dalle organizzazioni ambientaliste, che lunedì prossimo, giorno dell’incontro tra Enel, Regione, Provincia e Comune di Brindisi, manifesteranno dinanzi a Palazzo Granafei-Nervegna per protestare contro l’Enel e per chiedere modifiche sostanziali alle Convenzioni, vi sarebbe da osservare e rilevare come, su un tema così delicato, si sia interrotto il circuito del confronto tra i partiti, e tra questi e le associazioni ambientaliste, confronto che appare assolutamente necessario prima ancora che la materia approdi sui tavoli istituzionali“.
A dichiararlo è il commissario provinciale Udc, Euprepio Curto, secondo il quale, proprio la mancanza di quel sostanziale filtro, costituito dai partiti, può essere considerato la causa principale di un confronto associazioni ambientaliste – Istituzioni in qualche caso caratterizzato da dure contrapposizioni.
“Comunque – ha sottolineato Curto - per quanto riguarda l’Udc non intendiamo risultare estranei al tema, anzi, vogliamo fornire un contributo specifico, rappresentando con chiarezza la nostra posizione che non può non partire dalle dichiarazioni rese dal responsabile di Arpa Puglia che proprio ieri ha dichiarato che l’impatto ambientale determinato dalla presenza Enel è d’indubbia rilevanza per i comuni di Cellino, San Pietro e Torchiarolo, per ciò che riguarda le emissioni massiche, mentre a Brindisi si starebbe pressochè nella norma“.
“Se le cose stanno in questa maniera, e non abbiamo motivo per dubitarne – ha proseguito Curto -, non avendo l’Arpa fatto alcun riferimento al Co2, ci sarebbe da trarre una sola conclusione: e cioè che l’impegno politico – istituzionale deve essere indirizzato soprattutto in direzione della netta diminuzione delle emissioni massiche che, ricadendo direttamente sul territorio, incidono più pesantemente sull’ecocompatibilità del territorio medesimo. Mentre, la pur auspicabile correzione dei livelli di Co2 deve tenere conto del fatto a causa della intrinseca natura del Co2 medesimo, che volatizzandosi raggiunge l’atmosfera incidendo sul clima, l’equilibrio territoriale e complessivo dipende solo dalla quantità complessiva di Co2 immessa nell’intero pianeta, così ha confermato il protocollo di Kyoto“.
“Ecco perchè – ha concluso Curto – credo che nella scala delle priorità territoriali il netto abbattimento delle emissioni massiche, collegato agli investimenti per l’ambientalizzazione rappresentino le priorità assolute“.
COMUNICATO STAMPA EUPREPIO CURTO - UDC
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