Il presidente della Provincia Massimo Ferrarese è anche imprenditore e come tale sa bene come andrebbe impostata qualsiasi trattativa.
Lascia sconcertati che nell’incontro istituzionale con l’Enel per concordare come scrivere le nuove convenzioni la posizione sia stata quella di chiedere, per quanto riguarda il problema carbone, come risultato immediato soltanto la riduzione del 10% del quantitativo annuale.
Eppure è risaputo a tutti che è opportuno presentarsi alle trattative chiedendo sempre di più di quanto si è disposti ad ottenere.
Partendo dal 10% cosa si vuole ottenere? La metà o il nulla?
A questo punto forse è meglio non proseguire con questi incontri farsa se l’obiettivo è di lasciare quasi invariati gli attuali livelli di consumo del combustibile fossile.
La posizione di Confartigianato è per una drastica riduzione del carbone e delle emissioni inquinanti e nel contempo potenziare gli investimenti tecnologici per le necessarie opere di ambientalizzazione.
Lo affermiamo pubblicamente per il tramite degli organi di stampa perché il presidente della Provincia Ferrarese in preparazione degli incontri con le società elettriche ha ritenuto di incontrare ed acquisire il conforto soltanto di Confindustria e CNA. All’incontro convocato in Provincia venerdì pomeriggio dal presidente gli invitati erano infatti soltanto loro.
E’ opportuno ricordare a Ferrarese che è suo dovere istituzionale ascoltare tutte le associazioni di categoria garantendo pari diritti a ciascuna. Il suo è stato un comportamento profondamente scorretto e discriminante che pertanto critichiamo aspramente.
Per tornare alla vicenda energetica, Confartigianato invita Ferrarese a confrontarsi anche con Confartianato, le associazioni agricole e del commercio e quelle ambientaliste per capacitarsi che la trattativa con l’Enel può essere condotta con la risibile posizione frettolosamente già manifestata.