Brindisi, 27/10/2009

Convenzioni, CGIL, CISL e UIL: "così non va!"

Così non va! Questa è la valutazione che le Segreterie Territoriali CGIL CISL UIL sentono di fare venute a conoscenza degli esiti dell’ennesimo incontro interlocutorio tra Regione Puglia, Provincia, Comune di Brindisi, Confindustria ed ENEL, sulla vicenda “Convenzioni”.
Infatti, a quanto è dato sapere è continuato il balletto di cifre sulla riduzione della produzione e su quella degli inquinanti, rispetto alle quali vicende non vi è nessuna certezza; ovviamente, così come è consuetudine, sulla pelle di 1500 lavoratori, del cui destino nessuno si occupa, come se fossero fantasmi e non persone in carne ed ossa.
Ai lavoratori viene persino negato il diritto a far sentire la propria voce nelle sedi appropriate, cioè al tavolo della trattativa, quasi costringendoli a fare ricorso alla piazza come unico strumento di partecipazione democratica. Non siamo più disponibili a questi tipi di strumentalizzazioni, tuttavia non possiamo rimanere inerti rispetto alla china che gli avvenimenti stanno intraprendendo. Se qualcuno pensa alla chiusura delle Centrali, sappia che il sindacato confederale lo impedirà con ogni mezzo.

Il Sindacato Confederale Brindisino reitera e rivendica con forza la richiesta espressa nel documento “per lo sviluppo del Territorio Brindisino”, e cioe:
a) Riduzione del carbone e delle emissioni, nonché il loro monitoraggio continuo e condiviso, a cura di un organismo multi referenziale (ARPA, Provincia, ASL, Aziende);
b) La copertura dei parchi carbone di ENEL ED EDIPOWER;
c) Individuazione di un sistema di movimentazione dei combustibili che minimizzi l’impatto ambientale di tali operazioni;
d) L’individuazione certa di oneri a carico delle Società ENEL ED EDIPOWER, che indennizzino il territorio brindisino, sia in termini sociali che ambientali e infrastrutturali, per il rilancio dello sviluppo locale.

Ritardare la sottoscrizione delle convenzioni comporta ritardo negli investimenti in ricerca (sperimentazione nuovi combustibili), innovazione, ambientalizzazione (copertura parco carbone, nastro, elettrofiltri di ultima generazione, nuovi desolforatori, cattura CO2 ecc.), rinviare le ricadute socio-economiche determina la perdita di importanti investimenti e di centinaia se non migliaia di posti di lavoro svaniti nel nulla.
Ora Basta!!!!! Vogliamo fatti e non parole, ma soprattutto riteniamo gravissima la pervicace volontà di escludere il sindacato confederale dal confronto, un atteggimento estremamente sbagliato, che compromette gli sforzi tesi a rideterminare le condizioni per una più ampia contrattazione territoriale, al fine di favorire lo sviluppo locale.
Per questo insistiamo affinché il confronto sia il più inclusivo possibile, esteso a tutto il mondo economico, produttivo ( e non solo ad una parte di esso), sociale ed a tutti i livelli istituzionali locali interessati.
Riteniamo, infine, che sia proprio ENEL a dover ricercare la presenza del sindacato, aprendo sia con la categoria dei lavoratori elettrici che con le Confederazioni un confronto a tutto campo ed a ogni livello, al fine una volta e per tutte di dimostrare con i fatti e non con le parole, l’esercizio della responsabilità sociale d’impresa che si manifesta con la disponibilità a farsi carico delle esigenze del territorio, sia in termini ambientali che per gli aspetti occupazionali, sociali ed economici.

COMUNICATO STAMPA SEGRETERIE TERRITORIALI CGIL, CISL E UIL