Brindisi, 31/10/2009
Cobas sulla precettazione degli operai Enel
Incredibile decisione del Ministro Scaiola che sospende lo sciopero dei lavoratori turnisti alla Centrale Federico II di Cerano, che era previsto per l’1 Novembre.
Milioni di lavoratori hanno aderito allo sciopero generale del 23
Ottobre promosso dalla Confederazione Cobas, dalla Cub, dalla Sdl Intercategoriale, a sostegno di una piattaforma in difesa dell’occupazione, della scuola pubblica, dei beni pubblici.
In 150.000 hanno partecipato ad una manifestazione nazionale a Roma, con tante altre svoltesi in giro per l’Italia.
Per il settore elettrico erano state programmate 8 ore di sciopero per il personale giornaliero nella data del 23 Ottobre.
Il personale turnista presenti nelle centrali avrebbe partecipato successivamente alla data del 23 Ottobre con un calendario di scioperi scadenzato nel tempo.
Uno sciopero realizzato quindi per limitati gruppi di centrali per
volta.
Tutto questo in ottemperanza alla legge 146/90, che di fatto limita pesantemente il diritto di sciopero e produce negli scioperi dei servizi pubblici un risultato molto blando, se non addirittura nullo.
Il Ministero già per lo sciopero del personale giornaliero aveva
creato dei problemi, affermando che non era legittimo in quanto la dichiarazione di sciopero conteneva degli errori.
Solo la ferma volontà degli organizzatori attraverso una serie di incontri al Ministero aveva superato queste difficoltà, che avevano il sapore di una ulteriore limitazione del diritto di sciopero.
Inoltre il gruppo di centrali, coinvolti nello sciopero nelle date
del 30, 31 Ottobre ed 1 Novembre qualora si fossero fermate non avrebbe prodotto molti problema al sistema elettrico italiano, vista anche la forte contrazione dei consumi elettrici.
Sembra sempre più chiaro quindi l’obiettivo di cancellare il diritto di sciopero nei servizi pubblici.
Queste pesanti ed ulteriori limitazioni del diritto di sciopero
erano già avvenute durante le lotte al processo di privatizzazione selvaggio del settore elettrico , avvenuto alla fine degli ’90.
Privatizzazione che ha significato una forte riduzione del
personale , il peggioramento delle condizioni di sicurezza sui cantieri, l’aumento vertiginoso dei profitti delle società elettriche.
Ci saranno altre occasioni per sostenere la necessità di scioperare e certamente rinnoveremo gli inviti ai lavoratori a partecipare, forse questa volta ritornando ai metodi degli anni ’70.
COMUNICATO STAMPA COBAS DEL LAVORO PRIVATO - SETTORE ENERGIA
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