Brindisi, 06/11/2009
Convenzioni, Si al Carbone: "medici lontani dalla realtà". Chiesto l'intervento del Governo
L'intervento dell'Ordine dei Medici della provincia di Brindisi, nel dibattito aperto sulle convenzioni energetiche in discussione tra Regione, Provincia e Comune di Brindisi, usa argomenti parziali per promuovere affermazioni assolutamente lontane dalla realtà. I medici in questione ignorano inspiegabilmente che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha escluso qualunque nesso di causalità tra centrali elettriche (olio, carbone, gas) e tumori. Questa evidenza scientifica è da tener presente a meno di non voler - consapevolmente - procurare allarme, annunciando pericoli inesistenti per la salute pubblica.
Sappiano costoro, allora, che nel mondo il 40% dell'elettricità è prodotta con il carbone e che le centinaia di centrali a carbone nel Pianeta raggiungono anche i 4.400 megawatt di taglia nello stesso sito di produzione: come succede, infatti, nei distretti energetici tedeschi, inglesi e statunitensi, per non parlare di quelli in Cina e in India.
Così, non ci risulta che, in nessuna parte del mondo, ci siano pareri tanto di parte e fuorvianti come quelli negli interventi a nome dell'Ordine dei medici di Brindisi. E ci chiediamo allora: i colleghi medici inglesi, tedeschi e americani non sono informati come i medici locali, oppure sono informati in modo completo e non parziale? Sono tutti irresponsabili i politici, i tecnici e gli scienziati che fissano le soglie sulle emissioni a tutela della salute dei cittadini? La risposta deve essere chiara a tutti: se le centrali elettriche sono in esercizio è proprio perché rispettano le leggi.
Non ci risulta, anche, che la campagna mediatica avviata dai medici locali contro il settore dell'Energia e la Centrale Enel di Cerano sia sostenuta con lo stesso impegno contro gli altri settori responsabili. Ricordiamo che i principali inquinanti atmosferici sono il monossido di carbonio (CO), gli ossidi di azoto (NOx), l’anidride solforosa (SO2) e le polveri. E allora, che secondo gli ultimi dati disponibili dalla Rete del Sistema informativo nazionale ambientale, i maggiori produttori di monossido di carbonio sono le automobili (22%) e gli impianti di riscaldamento residenziali (16%) insieme ai motocicli (13%). Per quanto riguarda gli ossidi di azoto, invece, i veicoli pesanti e le automobili sono responsabili rispettivamente del 21 e del 20% del totale di emissioni. Nella graduatoria dell'anidride solforosa, poi, l'88% delle emissioni deriva dai vulcani. E per quanto riguarda il particolato (minore di 10 micron), sono ai primi posti gli impianti residenziali (13%), gli incendi forestali (9%), l'allevamento di animali (8%), l'incenerimento di rifiuti agricoli (6%), le automobili e l'uso di pneumatici e freni (11%). Nelle stesse classifiche, le centrali termoelettriche rappresentano percentuali inferiori al 2% nelle emissioni nazionali di anidride solforosa, particolato e monossido di carbonio, e il 4% delle emissioni di ossidi di azoto e particolato minore.
Di fronte all'evidenza di questi dati, ci rivolgiamo al Ministro Maurizio Sacconi e al Ministero della Salute perché si intervenga contro i comportamenti eticamente scorretti che creano allarmi ingiustificati per la salute pubblica. Siamo certi che i medici autori della campagna mediatica contro le Centrali farebbero meglio a occuparsi della pandemia influenzale e della febbre suina, invece di intervenire su argomenti in cui a smentirli ci sono l'Organizzazione Mondiale e della Sanità e i dati nazionali sulle emissioni.
COMUNICATO STAMPA COMITATO SI' AL CARBONE PULITO CENTRALE ENEL DI CERANO
|