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Brindisi, Esito dell'incontro tra Associazioni ambientaliste e Ferrarese



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Brindisi, 17/11/2009

Esito dell'incontro tra Associazioni ambientaliste e Ferrarese

Si è recentemente svolto un incontro tra il presidente della provincia Massimo Ferrarese e le associazioni ed i gruppi che si battono da tempo per la salvaguardia del territorio.

L'incontro ha riguardato principalmente due argomenti: le trattative in atto tra istituzioni ed ENEL sulla centrale di Cerano ed il rigassificatore della LNG.

Il presidente Ferrarese ha risposto alle preoccupazioni esposte delle associazioni rispetto alle trattative con ENEL affermando che non permetterà che nell'impianto di Cerano venga bruciato CDR(Combustibile Derivato da Rifiuti), stante il fatto che dovrebbe essere proprio la presidenza della provincia a dare i permessi perché questo avvenga;

ha inoltre aggiunto che le richieste che la provincia intende presentare nella trattativa con ENEL sono, facendo riferimento alle quantità del 2004, una riduzione immediata del 10% del carbone bruciato, più un altro 5% in compensazione (nel 2004 sono stati bruciati nella centrale circa 7 milioni di tonnellate di carbone);

una riduzione delle emissioni massiche del 64%, passando da 1700 tonnellate a 700 tonnellate e che la copertura del carbonile sia completata entro 18 mesi dalla emissione di tutti i permessi.

Le associazioni hanno osservato che una riduzione del carbone di solo il 10% + 5% non è sufficiente a garantire un vero miglioramento delle condizioni ambientali e dell'incidenza sulla salute dei cittadini di Brindisi e dei paesi più esposti all'inquinamento della centrale.

Inoltre, considerando che non tutte le emissioni massiche possono essere ridotte tramite filtri, non appare chiaro come si può ottenere una riduzione così importante di queste emissioni senza una corrispondente riduzione del carbone.

É stato anche fatto presente che oltre alla quantità di carbone bruciato e le emissioni conseguenti, si dovrebbe anche tener conto della radioattività del carbone. Cosa non ancora molto nota, ma ormai comprovata da molti studi scientifici è che le centrali a carbone presentano livelli di radioattività molto alti.
Il presidente ha convenuto sulla preoccupazione che questa informazione desta e sulla necessità di una verifica in questo senso da svolgere a Cerano.

Passando alla questione rigassificatore, le indiscrezioni secondo cui la commissione ministeriale per la valutazione di impatto ambientale si accingerebbe ad esprimere parere favorevole, non ha stranamente destato eccessiva preoccupazione nel presidente Ferrarese il quale ha detto ciò sappiamo benissimo e cioè che tale parere è impugnabile anche in considerazione del fatto che la commissione è stata dichiarata illegittima dal TAR del Lazio.
Il presidente Ferrarese ha poi affermato che ricorrerà ad ogni strumento a sua disposizione per impedire la costruzione dell'impianto della LNG sempre che – ha precisato Ferrarese – non si debbano pagare danni. Un’arma questa vecchia e spuntata che non dovrebbe in alcun modo preoccupare chi come il Presidente della provincia, è chiamato a tutelare interessi ben più importanti quale quelli della collettività.

Cogliamo l’occasione per sottolineare che le Amministrazioni locali devono pretendere, con riferimento alla convenzione con l’Enel, una riduzione del carbone ben più consistente di quelle sinora ipotizzate in sintonia per altro con quanto prevede il PEAR, insieme ad massiccio potenziamento dei controlli da parte degli organismi pubblici preposti.

In mancanza di risultati positivi su questi due punti fondamentali dovrebbe essere negata una firma che comporterebbe una legittimazione politico-istituzionale in favore di una società elettrica che disattende da anni le istanze degli stessi enti territoriali e che mortifica diritti fondamentali della nostra comunità.

Per la questione del rigassificatore le pur apprezzabili dichiarazioni di dissenso non bastano perché le amministrazioni locali, la regione puglia e le espressioni più avvedute della società civile si devono concretamente preparare ad una lotta durissima contro eventuali decisioni sciagurate per contrastarle sul piano giudiziario e su quello di una forte protesta sociale.

Le associzioni che prendono parte alla lotte per la salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini desiderano potersi confrontare con tutti su queste tematiche.
A questo scopo un presidio delle associazioni sarà presente ogni sera dalle 18.00 alle 21.00 in piazza della vittoria a Brindisi per chi volesse informarsi o confrontarsi con noi.

Italia Nostra, Legambiente, WWF, , Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente, Salute Pubblica, "No al Carbone".


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