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Brindisi, Gli espulsi da Forza Italia rispondono con una lettera



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Brindisi, 30/09/2004

Gli espulsi da Forza Italia rispondono con una lettera

I tre consiglieri comunali espulsi ieri da Forza Italia hanno inviato una lettera al Coordinatore Regionale FI, Salvatore Mazzaracchio, al Presidente della Regione Puglia, On. Raffaele Fitto, al Coordinatore Nazionale FI On. Silvio Bondi e per conoscenza al Coordinatore Provinciale, On. Mennitti ed agli organi di stampa
Di seguito ne riportiamo il testo integrale:

Pregiatissimi,
la dolorosa vicenda consumatasi all’interno del gruppo consiliare di Forza Italia nella giornata di mercoledì 29 pone la necessità, nostro malgrado, di dovervi offrire elementi tali da poter con la dovuta serenità procedere ad un doveroso approfondimento del tutto.
Premettiamo una cosa: siamo stati eletti, alcuni di noi anche con le specificità dell’appartenenza, nella lista di Forza Italia ed a questo partito si ispiriamo.
Lista, quella di Forza Italia, fatta e predisposta dal coordinatore provinciale nonché attuale sindaco On. Mennitti. Ieri quindi risorsa, valore aggiunto per FI e per l’intera coalizione;
oggi tristemente zavorra come ieri si è letto detto da autorevole esponente?
Di questo partito condividiamo ragioni politiche, elementi culturali e senso della libertà e democrazia.
Siamo, così si legge dalla stampa, invece repentinamente e senza indugio stati espulsi da gruppo consiliare.
Un fatto che ci duole molto, che non meritavamo per l’apporto ideale ed il contributo elettorale che la città ci ha corrisposto .
Al di là dei dati formali per i quali ogni formula di espulsione da un partito liberale e democratico qual è Forza Italia si basa sul principio del dibattito interno nonchè sulla base di “eventuali richieste di espulsione” su cui avrebbero poi a pronunciarsi gli organismi competenti, rimane il dato politico che noi siamo e ci sentiamo di questo partito.
Nel Presidente Berlusconi e nel Presidente Fitto ci riconosciamo!
Al Sindaco Mennitti, e solo a lui ed a nessun altro, nella sua qualità di coordinatore provinciale, dobbiamo invece, peraltro (almeno per taluni di noi) il ringraziamento per averci messo nelle condizioni di ritornare in Forza Italia, di averci stimolato all’impegno negli “azzurri”, di fare quindi insieme a lui questa battaglia elettorale amministrativa. Per partecipare, come avremmo voluto e a tutt’oggi non consentito, insieme a lui, a contribuire allo sviluppo della città.
C’è oramai in questa nostra Brindisi l’attitudine a voler distinguere in politica i buoni dai cattivi, i pessimi dagli eccellenti, gli intelligenti da quelli che non lo sono, di dare pagelle per giustificare le scelte ed il proprio operato.
Vorremmo invece che le pagelle continuasse a darle l’elettorato: quello stesso che ha ritenuto di individuare nei 40 eletti i propri rappresentanti all’interno dell’Assise Comunale. Di distinguere poi tra quelli che vengono dal centrosinistra e comunque in lista sono stati fatti entrare e tra quelli che vengono chiamati gli “azzurri puri”.
Con l’ assurdità tra l’altro che poi il coordinatore cittadino di FI, Castrignanò, era, per esempio, all’epoca del ribaltone Antonino, uomo guida del Partito Popolare, quindi di centro-sinistra e parte in causa attiva del processo di ribaltonismo politico che ha caratterizzato la città.
Ma è così: sembra oggi prossimo Presidente della Multiservizi. Taluni di noi invece sono stati tra i fondatori di FI a Brindisi .
Ancor più triste appare che il malessere esistente all’interno di Forza Italia di Brindisi sia stato così repentinamente “risolto” dando un monito ad un partito invece totalmente in crisi ed in fermento nell’intero territorio provinciale.
Di fatto il partito a Brindisi non esiste: il nulla assoluto imperversa.
Dal 12 giugno ad oggi, cioè a far data dalle elezioni ultime, non c’è stata nessuna convocazione di direttivo provinciale, esecutivo o qualsivoglia altro organo di partito per l’analisi del voto od altro:
niente di niente. Con la conseguenza che l’inibizione di ogni forma di dibattito, di confronto, di approfondimento, ha finito col far divampare ancora di più il caos e le forti tensioni già esistenti in Forza Italia dove tutti sono ormai contro tutti.
Nessun approccio il partito ufficiale ha voluto o saputo fare con i 5 consiglieri provinciali eletti fino alla data dell’insediamento del Consiglio stesso.
In codesta occasione, pur sapendo della difficile situazione interna, senza preventivamente attivare alcun tentativo di mediazione, si è finito con l’eleggere il capogruppo a maggioranza: 3 a 2 per Ciracì capogruppo.
L’abbandono generale del partito crea sconforto :
i più stanno zitti, altri cercano attraverso autoconvocazioni di calcare il palcoscenico della politica.
Alle provinciali in alcuni collegi il tonfo è stato clamoroso : abbiamo casi del 6 %, del 7 % per FI . Ciò nonostante il l Partito ufficiale latita del tutto.
Noi vorremmo invece una grande Forza Italia aperta al contributo di tutti !
Potremmo continuare, ma basta così.
Ritornando alle vicende amministrative brindisine ed a seguito delle esternazioni inopportune, intempestive ed inadeguate del Sindaco nei riguardi di noi tre sottoscritti consiglieri comunali, riteniamo opportuno fare delle precisazioni. Innanzitutto è scorretto addebitare i vari dissensi politici interni e divergenze della maggioranza solo ad alcuni;
anche perché con il voto dei sottoscritti aggiunto ai 16 presenti che si trovavano in Consiglio in quel momento la delibera afferente all’aumento del capitale ed alle modifiche statutarie della Società Bocche di Puglia spa non sarebbe stata comunque approvata in quanto necessitava degli usuali 21 voti.
Una presenza quindi ininfluente per l’approvazione della delibera! Significa politicamente che la maggioranza ha problemi interni che vengono da lontano e che vanno risolti non con l’espulsione di 3 consiglieri, non con atti unilaterali non concordati ma al contrario con un grande senso di responsabilità, pacatezza e mediazione che sono i principi su cui si fonda la nostra democrazia politica.
Una maggioranza è coesa se c’è dibattito interno e convergenza su obiettivi e risultati da raggiungere nonché sulle strategie comuni. Le risultanze del voto e le difficoltà che esistono attualmente nella maggioranza che governa il Comune di Brindisi dimostrano che si vuole scaricare la responsabilità solo su qualcuno , mentre il malessere è ,al contrario, talmente diffuso , ed a giusta ragione, per una assoluta mancanza di concertazione in tutte le forze politiche maggiori della coalizione stessa.
Senza aver mai chiesto o preteso assessorati o presidenze varie, il Sindaco ne è testimone, vogliamo fare chiarezza su alcuni provvedimenti approvati e non nell’ultima seduta consiliare che riguardano ancora una volta debiti fuori bilancio per circa 5 miliardi di vecchie lire; e per i quali, a riguardo, non si ricercano invece le varie responsabilità di chi li ha realmente prodotti e che sono scaricati puntualmente sulla collettività in termini di imposte e tasse varie (tasse spazzatura, Ici etc ).
Un’altra delibera riguardava Bocca di Puglia spa che prevedeva l’ aumento del capitale di circa euro 400.000 nonché le modifiche statutarie concernenti l’ampliamento dell’oggetto sociale e quindi l’ampliamento ad altre attività turistiche sul territorio.
Ci si chiede quale obiettivo e ruolo dovrebbe avere a questo punto la Brindisi Turismo spa……; solo quello di soddisfare esigenze della maggioranza ?…ed ancora una volta far ricadere ulteriori sperperi societari sui cittadini ?…entrare in conflitto di competenze con la ulteriore sempre società partecipata Bocche di Puglia spa?
Che senso ha avere quindi 2 società partecipate del Comune che operano nello stesso settore? Si pretende quindi in ultimo che i consiglieri alzino la mano solo per votare ed approvare le delibere senza discuterne il contenuto, la portata ed eventuali effetti ed obiettivi !! ………in caso contrario, se non si vota, sembra che si sia fuori dal partito !
Orbene, tutto ciò in assenza di qualunque dibattito preliminare all’ interno del gruppo consiliare e della maggioranza sugli odg. Crediamo che questo avvenga solo nei paesi a regime totalitario, peraltro, per fortuna, in via oramai di estinzione.
Con l’auspicio che ci possa essere in futuro una maggiore democrazia interna, dibattito e concertazione si rimane in attesa di vostre determinazioni.

I consiglieri comunali

Claudio Bruno
Maurizio Colella
Silvio Faldetta


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