Brindisi, 19/11/2009

Convenzioni, IdV: "a tutela della gente e dell'ambiente"

Le convezioni energetiche non possono essere sottoscritte ignorando ciò che è stato ed è.
L’Italia dei valori, da sempre si batte perché il contenuto delle convenzioni non assomigli alla solita pietanza precotta, servita o meglio imposta –come in passato- da forze extraterritoriali, che del territorio e della popolazione della provincia di Brindisi non gli interessa punto.
Per cui, noi dell’Italia dei valori, e con noi tutte le altre forze politiche presenti in Consiglio provinciale e comunale, come ci auguriamo, trovino l’accordo nel ritenere che alle convenzioni si debba arrivare dopo che ci sia stata la possibilità di esaminarne e valutarne tutte le implicazioni e gli effetti di natura ambientale e ovviamente sanitaria.
Quindi è necessario ed improrogabile l’acquisizione delle valutazioni di tutti gli organismi esperti ed in qualche misura disinteressati, primo fra tutti il Consiglio provinciale e poi, perché no, tutti i medici del territorio, quest’ultimi ben consapevoli dei danni, come viene scritto in documento del Consiglio dell’Ordine del Medici Chirurghi ed Odontoiatri, in cui viene chiesta la sostituzione del carbone con altro combustibile meno nocivo, di un vero controllo in continuo delle emissioni stesse, in modo che si possa intervenire nelle fasi di maggiore criticità per le popolazioni.
Ormai è innegabile “lo status di area ad alto rischio di crisi ambientale, sarebbe necessario pensare ad un intervento legislativo regionale che per ragioni sanitarie impedisca ulteriori insediamenti che emettono sostanze tossiche e prescriva rimedi per la riduzione di quelli esistenti in tempi ragionevoli ma compatibili con il valore della vita e della salute. Il settore energetico ha in particolare sviluppato tecnologie già ora disponibili per realizzare, a parità di energia prodotta, un sensibile minor impatto ambientale e sanitario di quello fin qui realizzato.”
L’ Italia dei valori sempre condividendo ciò che nel documento viene chiesto sempre dall’Ordine dei medici di Brindisi, sollecita altresì la Regione Puglia e la ASL Brindisi a dare pronta attuazione al progetto triennale “Valutazione del rischio correlato ad esposizione ad inquinanti” recentemente finanziato col Documento di Indirizzo Economico Funzionale del 2009.
Sempre condividendo, va chiesto alla Regione Puglia che l’ARPA sia potenziata per poter far fronte alle esigenze di controllo suddette ed il Dipartimento di Prevenzione della ASL Brindisi, siano messi in condizione di sviluppare attività di prevenzione anche delle malattie ambientali.
Quindi di fronte a tutte queste proposte, la sottoscrizione delle convenzioni non può non essere suffragata da tutte queste valutazioni, il tutto finalizzato a scelte energetiche che non vadano a danno della salute di una comunità che ha già pagato e sta pagando a caro prezzo in termini di danni ambientali e di vite umane.

cordinamento provinciale Italia dei valori Brindisi