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Francavilla F.na, Giornata dell’infanzia: le iniziative di Arci Ragazzi



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Francavilla F.na, 19/11/2009

Giornata dell’infanzia: le iniziative di Arci Ragazzi

Il 20 Novembre del 1989 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha promulgato la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dal Parlamento Italiano il 27 maggio 1991, con la legge 176 che rende quindi i diritti di bambini e ragazzi una delle fonti giuridiche del nostro Paese e un impegno che lo Stato prende verso i suoi più giovani cittadini e verso la comunità mondiale.
Nel novembre 2009 i diritti dei bambini compiono 20 anni: un’occasione di celebrazione ma anche di riflessione, approfondimento e rilancio verso il futuro.La Convenzione di New York del 1989, e con essa la Legge 176/91 del nostro parlamento che la ratifica, rappresenta un significativo passo in avanti nella “cultura del diritto”, precisando il dettato della Dichiarazione universale dei Diritti Umani per ciò che attiene le persone “minorenni” (anche se questo termine è improprio in quanto rimanda ad un “minus”, di “minor valore”) e, in particolare, proponendo una vera e propria “rivoluzione di pensiero”: i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze vengono con essa riconosciuti “soggetti” e non “oggetti” di diritto, non solo quindi destinatari di protezione e sussistenza, quindi servizi, ma “cittadini” da considerare come interlocutori, nel rispetto delle fasi dell’età evolutiva, attraverso il diritto di partecipazione (art. 12), uno dei principi fondamentali della Convenzione ONU.
Altri due principi fondamentali, della non discriminazione (art. 2) e del superiore interesse (art. 3), impongono all’attenzione l’obbligatorietà del rispetto di tutti i Diritti per tutti i cittadini di minore età presenti nel nostro Paese, senza alcuna distinzione di genere, nazionalità, provenienza; essi impongono anche l’obbligo di individuazione dei cosiddetti “portatori di dovere”, gli adulti (politici, legislatori, genitori, amministratori, insegnanti, educatori, fino ad ogni singolo cittadino maggiorenne) che devono far sì che i diritti dei bambini – che sono oggettivamente un soggetto “debole” nelle dinamiche sociali – siano rispettati e che, qualora in conflitto con quelli degli adulti, abbiamo la prevalenza (superiore Iinteresse).
In Italia la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ha dato vita ad un intenso processo legislativo (leggi 285/97, 451/97, etc.), di produzione, ricerche, documentazione, piani (Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza, Centro nazionale di documentazione , Commissione bicamerale infanzia, Piani nazionali infanzia, etc.). Inoltre, sul versante del Terzo Settore, da circa un decennio sono attive ampie reti di Organizzazioni Non Governative nazionali, anche accreditate in ambiti internazionali, che svolgono una preziosa e puntuale azione di proposta sui temi dei diritti, della partecipazione, del monitoraggio. Tra questi citiamo il PIDIDA ed il Gruppo di Lavoro per la CRC, che dal 2001 elabora annualmente il monitoraggio circa l’applicazione della CRC in Italia, accreditato presso il Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia di Ginevra.
Dagli anni 2000 in poi il panorama appare però più complesso e difficile perché la mancata armonizzazione e completa applicazione della Legge 328/00 da una parte (con l’assenza dei LIVEAS a 9 anni dalla promulgazione della 328/00) e il decentramento di alcuni funzioni legislative alle Regioni successive alla modifica del Titolo V della Costituzione, mettono seriamente in mora la concreata applicazione delle disposizioni della Convenzione ONU ; infatti senza i Liveas manca lo strumento di ricaduta degli standard minimi sui livelli regionali e senza la connessione di questo strumento con i Diritti e il Piano Nazionale Infanzia l’azione legislativa delle Regioni rischia di non recepire “strutturalmente” le elaborazioni e gli impegni internazionali dello Stato Centrale.
Manca una cultura diffusa dell'intervento sull'infanzia e “per” l’infanzia e con essa la volontà dell'investimento sulle giovani generazioni, viste via via come “problema”, “emergenza” e, recentemente, solo come “categoria debole” da proteggere; ” o “fruitori di servizi” confondendo quindi le politiche per l’infanzia e l’adolescenza, volta per volta, con quelle familiari, scolastiche, sociali; la stessa Legge 328/00, pur inapplicata, purtroppo propone una visione che riduce le occasioni e le opportunità per l’infanzia e l’adolescenza (così titolava saggiamente la Legge 285 nel 1997) a “prestazioni” e servizi, a loro volta legati non già a diritti ma alle disponibilità date dalle varie leggi finanziarie.
E’ preoccupante, a dimostrazione di questo calo di attenzione, che ad oggi si sia ancora in attesa del rinnovo del Piano Nazionale Infanzia, scaduto nel 2004 e della figura del Garante Nazionale per l’Infanzia.
Noi proponiamo ad ogni cittadino adulto e quindi a tutti gli ambiti organizzati della società (dalla politica alle famiglie), di fare del ventennale dei diritti dell’infanzia il “punto partenza” per un percorso da intraprendere nei prossimi anni, in quanto sono ancora largamente inattesi in Italia, nella prassi, nella politica, nel sistema legislativo, nel sistema educativo e formativo, nelle nostre città sempre più impraticabili per i bambini e ancor meno disponibili per il gioco, nel loro tempo iperorganizzato, nella disattenzione verso le politiche di sostegno per le donne, nei respingimenti dei bambini in mare solo perché figli di stranieri …
In generale, è opinione e auspicio di tutta l’Arciragazzi che il tema dei Diritti – e in questo caso dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in particolare – sia irrinunciabile per l’elaborazione delle politiche di welfare sia nazionali che regionali e locali, attraverso gli strumenti che la legislazione ci consegna (Liveas, Conferenza Stato-Regioni e Stato-Regioni-Enti Locali, Leggi Quadro sui Servizi Sociali, etc.). E’ infatti a noi evidente che un welfare che si riconduca solo agli aspetti “prestazionali” e di mero “servizio” (pubblico o esternalizzato che sia) non può da solo raggiungere gli obiettivi che la ratifica della Convenzione ONU pone.

Sabato 21 novembre con il patrocino dell'Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana il Ludobus di Arciragazzi farà tappa nel cortile del 3 circolo didattico di Viale Abbadessa per una mattinata di giochi,animazione e laboratori per e con i bambini e le bambine della scuoal elementare.

COMUNICATO STAMPA ARCIRAGAZZI


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