Brindisi, 01/12/2009

Cgil sulla carenza di infermieri al Perrino di Brindisi

Antonio Macchia, segretario provinciale della CGIL FP di Brindisi, ha inviato una lettera aperta al Direttore Generale ASL BR avente ad oggetto la carenza di infermieri professionali nel Presidio Ospedaliero ”Perrino” di Brindisi.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
La Funzione Pubblica CGIL si dichiara fortemente preoccupata per la situazione che si sta delineando nel P.O. “Perrino” di Brindisi, per la carenza di personale infermieristico, che non è certamente sufficiente a soddisfare le esigenze delle Unità Operative e Servizi.
Occorre che la ASL BR si decida finalmente ad attivare una programmazione di lungo respiro, attuando una politica del personale importante, modificando innanzitutto il “modus operandi” fino ad oggi adottato.
Non è accettabile che non si provveda alla sostituzione di infermieri assenti per gravidanza o per dimissioni volontarie, o peggio ancora che, ad oggi, codesta Azienda non abbia deciso se ai molti infermieri che in data 31 dicembre p.v. cesserà il contratto di lavoro a tempo determinato gli verrà prorogato ulteriormente l’incarico.
A tal proposito, è bene evidenziare che la mancata proroga dei suddetti incarichi di lavoro, avrà serie ripercussioni sulla qualità delle cure ospedaliere, che può tradursi in un aumento del rischio degli eventi avversi ed indesiderati per la salute dei pazienti ricoverati.
L’attuale gestione delle politiche del personale non è più tollerabile e bisogna imprimere un deciso cambio di rotta, che indichi una chiara azione prospettica nel potenziamento del nostro sistema sanitario provinciale.
È necessario – in primis - che la definizione del reale fabbisogno delle risorse infermieristiche e del personale di supporto, atto a garantire adeguati ed appropriati livelli di assistenza nelle diverse Unità Operative, rappresenti un elemento centrale nel contesto di una programmazione sanitaria, anche alla luce dell’imminente attuazione del Piano Attuativo Locale.
Tale necessità di ridefinire lo standard di assistenza infermieristica consegue, oltretutto, a importanti evoluzioni.
Evoluzione della normativa della professione infermieristica, che ora garantisce all’infermiere la diretta responsabilità e la gestione delle attività di assistenza e delle funzioni di supporto, ed evoluzione degli ospedali verso un modello per complessità/intensità di cura e di assistenza.
In definitiva, la scrivente Organizzazione Sindacale chiede alla S.V., in via ultimativa, a voler porre in essere tutti gli opportuni provvedimenti, affinchè venga affrontata in maniera non aleatoria ma definitoria la questione “carenza infermieri”, eludendo soluzioni tampone, che rappresentano il solito “pannicello caldo”, in una Azienda che eroga un preminente diritto universalistico: il diritto alla salute.
Una prima risposta la S.V. potrebbe darla prorogando gli infermieri in scadenza di contratto di cui sopra e sostituendo quelli mancanti.
Distinti saluti.