Brindisi, 03/12/2009
Rollo (Pdl): "stoppato l'utilizzo del CDR a Cerano"
Nella giornata di giovedì due dicembre la v commissione regionale permanente ha definitivamente posto la parola fine alla possibilità dell’utilizzo del combustibile derivato da rifiuti quale possibile fonte energetica.
Su proposta di emendamento congiunta, mia e del collega Montanaro, il famigerato comma D dell’articolo due è stato infatti cassato.
Se anche l’intera proposta di legge è stata approvata a maggioranza, la ferma posizione dei consiglieri regionali di questa provincia ha scongiurato la possibilità, più volte ventilata, che ad una sacrosanta riduzione di carbone l’Enel avrebbe sostituito l’utilizzo del combustibile da rifiuti senza le opportune sicurezze sul piano della sicurezza e della salute dei cittadini.
Tale posizione è stata motivata da una considerazione di carattere generale che attiene al carattere “sperimentale” dell’utilizzo del CDR, e quindi dalla mancanza di risposte scientificamente valide in grado di garantire la totale innocuità di tale esperimento.
Inoltre, assieme a tale mancanza di presupposti, non va dimenticato come la scellerata scelta del governo regionale in materia di utilizzo del CDR avrebbe di fatto risolto problematiche inerenti il ciclo dei rifiuti che il nord barese si trova già da oggi ad affrontare.
In linea con quanto accaduto in tutto il corso di questa legislatura regionale, la nostra provincia ha dovuto ancora una volta difendersi dalla politica baricentrica di un governo regionale che ancora oggi ritiene di dover creare una puglia dello sviluppo, quella della terra di Bari, ed una Puglia di servizio, nella quale è compresa soprattutto la provincia di Brindisi.
Che oltre la politica anche una organizzazione di categoria come la CONFARTIGIANATO si sia mobilitata contro l’ennesimo tentativo di scempio della nostra terra è un passo avanti nella costruzione di un comune sentire ed agire a difesa della nostra gente.
MARCELLO ROLLO - VICEPRESIDENTE V COMMISSIONE REGIONALE
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