Brindisi, 04/12/2009
Antonio Carito sulla crisi delle Agenzie di Viaggi
La locale sezione di AssoViaggi tramite un comunicato stampa addossa le ragioni della crisi che sta duramente colpendo le Agenzie di Viaggi ad un presunto dilagare di viaggi organizzati da figure non munite delle necessarie autorizzazioni (fenomeno abusivismo).
Successsivamente al comunicato di Assoviaggi ne è seguito uno a cura di Assoturismo in cui invece si invoca una maggiore collaborazione con gli enti pubblici.
Tali dichiarazioni, pur se animate da buona volontà, appaiono riduttive e troppo semplicistiche, non sono frutto di attente analisi ma di sole esternazioni da parte di chi è uso a ricercare sempre altrove a chi addossare colpe e responsabilità.
La crisi in atto è "globale" , non ha facili soluzioni né tanto meno immediate , i margini operativi già ridotti al minimo (basta dare uno sguardo ai bilanci dei tour operator) difficilmente potranno consentire una ulteriore contrazione dei prezzi / tariffe , senza dimenticare che vanno sempre preliminarmente salvaguardati gli standard di qualità e la qualità è un costo irrinunciabile .
Non si tiene conto che la crisi è strutturale oltre che economica;si ignora che negli ultimi mesi si è assistiti a fallimenti di importanti compagnie aeree, di navigazione, catene alberghiere. Recentemente hanno chiuso i battenti noti tour operator nazionali e sono all’ordine del giorno in tutta Italia chiusure e ridimensionamenti di Agenzie Viaggi , dire che ciò è colpa dell’abusivismo significa non comprendere cosa realmente sta accadendo e non percepire i mutamenti in atto .
Per quanto ovvio tutti avvertiamo la necessità di una totale ristrutturazione della filiera turistica al fine di renderla più efficiente e competitiva , ma in ciò sono per altro necessari urgenti interventi strutturali che rendano maggiormente omogenee le legislazioni regionali , razionalizzino gli investimenti e i centri di spesa, introducano requisiti professionali più selettivi , favoriscano le aggregazioni. Un solo esempio: l'Italia è il paese con la più alta presenza di agenzie viaggi (circa 15.000) rispetto alla popolazione, ma il movimento turistico non giustifica assolutamente tale dato sia in termini di viaggiatori e sia di fatturato, da ciò deriva che la difficoltà di molte aziende è dovuta ad un motivo molto semplice: l'offerta ha superato la domanda . Si tenga inoltre conto che sempre un maggior numero di utenti sceglie legittimamente la propria vacanza attraverso i numerosissimi portali internet.
Inoltre non si può nascondere che la sistematica strumentale campagna di criminalizzazione nei confronti degli operatori turistici ad opera dei mass media ("vacanze truffa") , filone che ben cavalcato dalle associazioni di consumatori , ha incrinato il rapporto di fiducia tra cliente e agente di viaggio ed ha originato un ricorso esasperato e non giustificato alle richieste di rimborsi , si è quindi registrato un sensibile aumento dei costi generati dalla gestione del contenzioso . E’ sacrosanto tutelare i diritti dei consumatori ma il fenomeno sta assumendo contorni "strani" ad opera di "furbetti" , viaggiatori , oramai specializzati nel come fare la vacanza gratis , sfruttando ( anzi ricercando) anche il più banale disguido ; la complessità della legislazione turistica non sempre è recepita correttamente da Giudici di Pace che anche a seguito della campagna di denigrazione subita dagli operatori turistici sono quasi sempre portati ad accogliere le richieste del consumatore . Nessun altro settore economico è oggetto di tanta attenzione : il settore del turismo paga la sua frammentazione che lo rende debole benché nel suo complesso rappresenti la principale risorsa del Paese .
Le stesse associazioni di consumatori sarebbero più credibili se rinunciassero a qualsiasi forma di finanziamento pubblico .
Il turismo ha bisogno di figure professionali altamente qualificate, è necessario rivisitare i piani di studio dei tanti corsi di laurea in scienze turistiche distanti anni luce dal mondo del lavoro e dell'impresa, tali lauree ingenerano aspettative che non troveranno alcun riscontro. Enormi sprechi si registrano nel settore della "formazione professionale" , risorse che se ben utilizzate avrebbero prodotto quelle figure professionali di cui il turismo ha assoluto bisogno . Nel contesto attuale ogni azienda forma da zero il proprio personale, ma non tutte ne hanno le necessarie risorse e competenze .
Dovremmo indignarci per le tante risorse economiche (denaro pubblico) che i vari Enti (Regioni, Province, Comuni, Aziende di Promozione Turistica , Consorzi e quant’altro , con una politica " fai da te " sperperano in nome di una fantomatica promozione del territorio , con iniziative che non hanno alcun senso e che vedono una brigata di allegri gitanti che gira per il mondo a spese nostre senza produrre nulla al di là dei soliti entusiastici comunicati stampa.
Nella specifica realtà di Brindisi non va sottaciuto il fatto che, per decenni vi è stata confusione tra il ruolo delle agenzie marittime e quello delle agenzie viaggi. Spesso si è assistito a spettacoli poco edificanti quali il diffuso procacciamento per strada dei passeggeri; tutto ciò ha creato un grave danno di immagine per le agenzie viaggi brindisine con la conseguenza che la clientela ha ritenuto più opportuno rivolgersi ad agenzie di altre città.
All’interno del settore Agenzie Viaggi vi sono molte specificità. La prima notevole differenzazione è quella esistente tra chi svolge attività di tour operator (produzione) e chi invece è impegnato nella attività di intermediazione (agenzia viaggi dettagliante) all’interno di tali macro categorie vi sono poi ulteriori distinguo; tra i tour operator vi è chi organizza viaggi verso l’estero (out going) e chi è impegnato a proporre all’estero i servizi del proprio territorio (incoming). Quindi parlare in senso lato di Agenzie Viaggi senza citarne l’oggetto di riferimento è forviante e inesatto. In buona sostanza si vuole ribadire che essere agente di viaggio non significa di per sé avere competenze su tutto il variegato mondo del turismo (balneare, congressuale, sportivo, sociale, religioso, culturale, naturalistico ecc…)
L’inserire nella lista degli “abusivi” i bus operator è frutto evidente di distrazione e non conoscenza delle normative . I Noleggiatori di Bus si limitano a noleggiare il pullman a chi ne fa richiesta e il loro lavoro è limitato solo a questo , tra l’altro si tratta di imprenditori che si espongono con ingenti risorse economiche , si pensi al costo e gestione di un pullman, a differenza delle agenzie viaggi dettaglianti che basano il loro utile sulle commisioni percepite a fronte di una semplice intermediazione. Le aziende di noleggio pullman sono costantemente monitorate e agiscono in una logica di libera concorrenza . Assoviaggi è stata sgradevole nell’assimilare tali imprenditori a degli operatori abusivi , tra l’altro ignorano che molte aziende di noleggio bus sono dotate anche di licenza per l’attività di Agenzia Viaggi .
Alcune agenzie di viaggi dettaglianti non vogliono accettare i nuovi scenari che la tecnologia ha messo a disposizione di quanti producono servizi (treni, aerei, navi, hotels, villaggi, appartamenti ecc..) tali soggetti oggi tramite internet e call center (operativi 24 ore su 24 tutti i giorni) offrono all’utilizzatore finale la possibilità di riservare direttamente i servizi di cui necessità, senza recarsi presso una agenzia viaggi. Piaccia o non piaccia questa è la realtà: le agenzie viaggi non possono i più contare sugli introiti che gli derivavano dalle commissioni percepite per la vendita di biglietteria e devono perciò trovare altre fonti di reddito, ciò comporta ricerca , sviluppo , investimenti .
L’essere intestatari di una licenza di per sé non è sinonimo di professionalità , tra l’altro il rilascio delle licenze per l’attività di agenzia viaggi è libero e non sottoposto ad alcun contingentamento . Non si può sperare di continuare a vivere di rendite di posizione che erano derivanti da norme protezionistiche oggi spazzate via dal libero mercato.
In tutti settori esistono margini fisiologici di “ abusivismo”, ma soffermarsi su Cral , Parrocchie , Club di Tifosi , Scuole , è quanto meno limitativo in quanto la legge prevede che specifiche entità sociali possono organizzare i viaggi per i propri associati ( sia pure nel rispetto di determinate normative) , per ragioni culturali talune tipologie di turismo difficilmente potranno avvicinarsi alle agenzie di viaggi e pare strano che le agenzie viaggi facciano dipendere i loro destini economici da un pellegrinaggio a Oria, da una gita a Santa Maria di Leuca oppure da una trasferta di tifosi a Monopoli.
Per quanto ovvio si concorda pienamente sulla necessità di combattere l’abusivismo, per altro rappresentato da soggetti socialmente ed economicamente deboli . Nel contempo nopn bisogna con ciò distogliere la propria attenzione verso tutte le forme di illegalità , senza distinguo , senza se e senza ma. Si sarà credibili se si evitano collusioni con i cosiddetti poteri forti, pretendendo in primis una corretta e trasparente gestione della cosa pubblica smettendola di elemosinarne contributi in base al vecchio schema che dalle nostre parti tutti sono pronti a fare gli imprenditori e a dare lezioni ma bene inteso con i soldi pubblici.
Antonio Carito
|