Brindisi, 05/12/2009

Adoc sulla chiusura della scuola Cervellati

L’ADOC UIL si dichiara fortemente amareggiata per l’esito della vicenda “Cervellati” di Brindisi.
La nostra amarezza non è legata all’intervento dei Nas e al consequenziale provvedimento di chiusura della scuola, più volte peraltro auspicato dalla scrivente. Ad essi va il nostro pieno apprezzamento per l’attività svolta su tutto il territorio provinciale a tutela dei consumatori e dei cittadini. Deprecabili sono, invece, gli atteggiamenti assunti durante queste settimane di lotta da diversi soggetti, che a vario titolo e responsabilità, hanno anteposto interessi ed incapacità personali alla tutela della salute e della sicurezza di centinaia di bambini ed operatori del settore.
Gli attacchi e le pressioni effettuate a mezzo stampa e non per l’accaparramento di una struttura, la “S. Giovanni Bosco”, infischiandosene dell’urgenza “Cervellati”, ne sono l’esempio.
L’ADOC UIL è intervenuta sul tema dell’edilizia scolastica prima dell’inizio delle attività. Durante questi mesi, più volte abbiamo richiamato l’attenzione sulle carenze strutturali registrate nel corso di visite ispettive condotte dai tecnici dell’ufficio opere pubbliche regionale nel nostro territorio.
Nel caso “Cervellati” abbiamo, inoltre, dato voce ai cittadini, ormai stanchi di essere presi in giro, attraverso la convocazione di assemblee ed effettuando incontri con l’amministrazione comunale. Tutto ciò ha consentito la programmazione degli interventi di sgombero dell’edificio e l’avvio dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del plesso. Purtroppo ciò è stato vanificato dai continui rinvii e da valutazioni superficiali più volte contestate dall’ADOC UIL.
Alla luce di quanto avvenuto sentiamo la necessità di rivolgere un interrogativo a chi, essendo stato chiamato a valutare lo stato di sicurezza, ha sempre rassicurato, dichiarando la non pericolosità dello stabile.
Cosa è cambiato da allora? Nulla!!!
Un fatto grave, quindi, che ha favorito l’aggravarsi della situazione, divenuta insostenibile con il trascorrere del tempo e con il peggioramento delle condizioni atmosferiche. Un contesto che si è trasformato in una vera minaccia per la salute dei bambini e che ha tenuto in ostaggio lo stato d’animo di centinaia di genitori.
Pur dando atto alla sensibilità e alla disponibilità dell’assessore al ramo, non possiamo dire la stessa cosa di chi, pur avendo responsabilità, ha deciso di temporeggiare, trascurando la sicurezza e lasciando spazio agli egoismi. Oggi ci troviamo a gestire una situazione in assoluta emergenza, con un servizio pubblico che non può essere erogato e con centinaia di bambini a cui non si potrà riconoscere un diritto essenziale quale quello all’istruzione.
Una situazione intollerabile a cui, chiediamo, deve essere data una soluzione immediata attraverso la consegna della “S. Giovanni Bosco”. Non tollereremo più accordi e mediazioni, tutte le classi interessate vanno sistemate nel plesso in questione.
Per queste motivazioni l’ADOC UIL, sentiti i genitori e le rappresentanti di classe, proclama lo stato di agitazione con l’effettuazione di un’assemblea da tenersi nella prossima settimana in data e luogo da concordare, per poter giungere immediatamente ad una sistemazione definitiva.

COMUNICATO STAMPA ADOC UIL