Brindisi, 09/12/2009
Albano (PD): "Brindisi-Torino in treno, impieghi più tempo e paghi di più"
Alla fine la relazione ferroviaria diretta per Milano è salva. L’unica eliminata è stata quella diretta diurna per Torino, con l’eurostar city delle ore 11.28. Comunque, volendo viaggiare con l’eurostar city di giorno, si può sempre raggiungere quella località cambiando treno a Bologna o allungando per Milano.
In entrambi i casi si potrà provare l’ebbrezza dell’alta velocità nel tratto finale da Bologna o da Milano.
Il piccolo inconveniente, se lo vogliamo chiamare tale, è determinato dall’aumento del prezzo che non sembra proprio insignificante. Infatti, in quei casi, dagli attuali 104,50 euro per la prima classe e 77,40 euro per la seconda classe, si passerà, dal prossimo orario invernale, alle 154 o 172 euro per la prima classe alle 128,5 o 119 euro per la seconda, dipende dall’itinerario seguito.
Un aumento consistente, qualcuno dice spropositato, che può essere giustificato dall’utilizzo di un pezzo, piccolo in verità, dell’alta velocità che, nel nostro caso, non significa necessariamente collegamenti più veloci. Può succedere infatti che pagando in media 50 euro in più (quasi il 50% di aumento) da Lecce a Torino si può impiegare 11 ore e 15 minuti, anziché le attuali 10 ore e 47 minuti.
Impieghi più tempo, paghi di più. Forse la logica risiede nel fatto che utilizzi per più tempo le strutture e i mezzi ferroviari.
Se approfondisci la questione ti accorgi che l’aumento del prezzo dei collegamenti con Eurostar è un fatto generalizzato, che si attesta su circa il 10% , non certamente in linea con l’inflazione. Da Lecce a Bologna, con gli eurostar city si passerà dai 110 euro attuali alle 122 euro per la prima classe e dalle 79.80 euro alle 88 euro per la seconda classe.
Non credo che ci siano commenti o osservazioni da fare. I fatti parlano da soli. Invece di aumentare la velocità, hanno incominciato ad aumentare il prezzo. In modo consistente, non certamente in linea con l’inflazione. Forse credono che sia il mezzo per incentivare l’utilizzo del treno. Basta sapersi accontentare, come siamo soliti fare. L’importante è rimanere in silenzio. Non dire niente, non protestare, perché siamo in crisi e non si deve sprecare nemmeno il “ fiato”. Ammesso che ce ne sia rimasto.
Vincenzo Albano
Consigliere Comunale
Partito Democratico
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