Brindisi, 07/10/2004
Scioperano i dipendenti della Avio Spa
Il comparto aeronautico è uno dei settori qualificanti e trainanti dell'economia brindisina. Da qualche tempo soffre le ripercussioni di una crisi in atto a livello mondiale, generata soprattutto dalla riduzione dei fondi destinati alla difesa e dalle difficoltà delle compagnie aeree.
E per oggi gli 800 dipendenti della Avio SpA (azienda ex Fiat Avio, ora posseduta dal fondo americano Carlyle e da Finmeccanica) hanno indetto uno sciopero di 4 ore per turno.
La protesta segue alla richiesta avanzata dalla società di porre in cassa integrazione ordinaria a zero ore, per la durata di 13 settimane (da ottobre 2004 a febbraio 2005), tutti i dipendenti dello stabilimento di Brindisi.
La Rsu dell'azienda, nei giorni scorsi, ha chiamato a raccolta tutte le istituzioni chiedendo l'apertura di un tavolo per discutere dell'argomento. E per lunedì prossimo, 11 ottobre, è stata convocata un'assemblea aperta che si terrà alla presenza di parlamentari, del Presidente della Provincia, del Sindaco e di consiglieri regionali, provinciali e comunali.
Intanto in città è scoppiata la polemica sulla richiesta avanzata dalle segreterie nazionali di Cgil-Cisl e Uil di far realizzare il Boeing 7E7 a Napoli, anziché in Puglia.
Nei mesi scorsi tutti i parlamentari e le autorità locali erano intervenuti a sostegno della Puglia.
Il presidente della Regione aveva prospettato l'ipotesi Foggia mentre tutti i parlamentari brindisini e le autorità locali, pur evidenziando la necessità di insediare l'investimento nella nostra regione, avevano avanzato in particolare la candidatura di Brindisi, in considerazione dell'alta competenza acquisita negli anni e di un indotto già pronto a supportare un investimento simile. E' di ieri anche un intervento del sindaco di Brindisi Domenico Mennitti.
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