S. Pietro V.co, 18/12/2009
Brindisi sotto assedio: il Comitato 8Giugno aderisce alla manifestazione del 23/12
Il Comitato 8giugno aderisce alla manifestazione del 23 dicembre a Brindisi, indetta dal movimento No al carbone, sulle tematiche di compatibilità ambientali del territorio, a cominciare dalle quantità di carbone movimentato e bruciato e da quel Rigassificatore per il quale è stata concessa la VIA.
Basterebbe dire che Brindisi produce oltre l’80% del fabbisogno energetico regionale e gran parte di quello nazionale, e ospita la centrale più clima alterante d’Italia, data l’alta quantità di carbone combusto, per comprendere quale accumulo energetico subisce l’area a rischio di crisi ambientale e di incidente rilevante, che ora si vuole pure gravare di un Rigassificatore.
Partecipiamo in modo convinto perché riteniamo importante tornare a sensibilizzare, assieme a questi preziosi e generosi “ragazzi del ‘99”, su questi problemi, l’opinione pubblica e il sistema politico e istituzionale, proprio in un momento nel quale lo stallo della trattativa per una nuova Convenzione con Enel è determinato proprio sulle quantità di carbone da ridurre, nonostante la modesta richiesta avanzata dagli enti locali, e il Governo sta procedendo a carro armato sul Rigassificatore.
Anzi, invitiamo le istituzioni locali, i Sindaci, in particolare quelli dell’area a rischio, il Presidente della Provincia e della Regione Puglia, a partecipare a questa manifestazione di civiltà sociale, come segnale forte a chi, Governi e aziende private, non intendono dare risposte positive alla generalizzata richiesta di tutela ambientale e della salute delle comunità del nostro territorio, come accadde invece nel 1996, e ai rischi permanenti di incidenti rilevanti.
Infine invitiamo a partecipare alla manifestazione del 23 tutta la cittadinanza dell’area a rischio, per affermare le stesse ragioni che ci hanno visto impegnati in questi anni, come Comitato 8giugno, assieme a diverse Associazioni, con la raccolta di migliaia di firme, contro i pericoli del Porto Industriale a Cerano e del Combustibile da Rifiuti da bruciarsi nella centrale elettrica dell’Enel, per ora scongiurati.
COMUNICATO STAMPA COMITATO 8GIUGNO
|