Ostuni, 18/12/2009
Filcem Cgil sulla vicenda Telcom
In data 10 dicembre u.s., alla presenza del Segretario Generale Salvatore Viva, si sono riuniti iscritti e simpatizzanti Filcem CGIL della Telcom, per discutere, da un lato, sulla situazione dei quarantanove cassaintegrati dell’azienda e, dall’altro, sui nuovi sviluppi concernenti le acquisizioni di nuove società da parte del titolare della Telcom stessa.
In base al verbale d’accordo del 9 dicembre u.s. siglato alla Regione Puglia, i lavoratori apprendono con sollievo che la Cassa Integrazione in deroga potrà proseguire fino alla scadenza dei 12 mesi, quindi fino a Marzo 2010, ed eventualmente potrà essere ulteriormente prorogata.
In riferimento all’acquisizione della Borsci di Taranto, da parte del dottor Casale, non possiamo non esprimere soddisfazione per i ventisei lavoratori dell’azienda che mantengono integro il loro posto di lavoro; ma allo stesso tempo esprimiamo costernazione e perplessità per come, a questo punto, sia stata gestita la ristrutturazione della Telcom, avvenuta, come dichiarato dalla stessa società, non per crisi ma per esuberi.
Poniamo in evidenza che, da quando è stato redatto un accordo sindacale per tutelare i quarantanove lavoratori licenziati dall’azienda, si sono verificati casi continui di condizioni in antitesi con quello che l’azienda stessa lamentava.
In particolare, c’è stata una fusione con TMP, che ha consentito l’accorpamento di altri quattro lavoratori; ci sono state nuove assunzioni negli uffici Telcom; adesso, addirittura, sembra ci siano condizioni finanziarie tali per poter acquisire un’azienda storica… alla faccia delle quarantanove famiglie che vivono oggi un periodo disagiato e che potrebbero ritrovarsi a breve senza futuro. Noi FILCEM CGIL rivendichiamo un atteggiamento più trasparente del dottor Casale ed aspettiamo con urgenza un incontro tra le parti per mettere in chiaro le intenzioni di questa azienda e le potenzialità, peraltro già espresse, che può mettere in campo.
A gran voce chiediamo che eventuali prossime assunzioni (sia in Telcom che in Borsci) vengano effettuate attingendo obbligatoriamente dal bacino dei quarantanove lavoratori in Cassa Integrazione.
Se così non fosse, dovremo rimettere in discussione tutta la vicenda Telcom, che non potrebbe rimanere impunita: ci troveremmo di fronte all’evidenza di fatti che calpestano ripetutamente la dignità di lavoratori che in questi anni hanno creduto ad un futuro diverso da quello definito.
Aspettiamo con pazienza e fiducia che l’azienda dia segnali diversi e ci convochi rapidamente per determinare un differente percorso che possa ridare speranza al gruppo di lavoratori che si ritrova invece senza un orizzonte degno e dignitoso, diritto primario di ogni Individuo Libero.
COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA PROVINCIALE FILCAM CGIL
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