Oria, 19/12/2009
Cooperativa licenzia due operatori: protesta dei Cobas
Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato organizza ad Oria per
Venerdì
18 Dicembre una manifestazione di protesta contro la cooperativa
“La
voce delle onde” per aver licenziato 2 soci-lavoratori operanti in
una
residenza psichiatrica a Fasano.
Il Programma della giornata di Venerdì 18 Dicembre ad Oria è così
composta:
- ore 17,00 sit-in sotto il Centro Diurno gestito dalla cooperativa
in via Frascata.
-ore 18,00 assemblea pubblica in piazza Lame dove interverrà il
responsabile provinciale Cobas Bobo Aprile . Parlerà sui 2
licenziamenti e l’attacco al mondo del lavoro in provincia di
Brindisi.
Abbiamo invitato a questa assemblea il Sindaco di Oria , la Giunta
ed i Consiglieri Comunali di maggioranza ed opposizione
Si è quindi conclusa con il licenziamento la lunga odissea di 2
soci/lavoratori della cooperativa “La voce delle onde” di Oria .
Sono assistiti attualmente dall’avvocato Carlo Caniglia , che ha
già
impugnato i licenziamenti chiedendone in tribunale l’annullamento.
Su questo grave avvenimento abbiamo già informato il Direttore
generale dell'Asl Br/1 ,Dottor Rodolfo Rollo.
La storia di questi 2 lavoratori è singolare.
Le loro disgrazie nascono lo scorso anno con la iscrizione al
Sindacato che, per onore di cronaca, non era il nostro.
Iscrizione che avviene addirittura su suggerimento della stessa
cooperativa che sosteneva la necessità di un sostegno sindacale
per partecipare ad un corso di formazione professionale.
A questo punto tutto cambia.
Dopo la iscrizione i lavoratori cominciano a subire le
rappresaglie della cooperativa, attraverso una situazione che definire mobbing è ben poca cosa.
Addirittura arriviamo a forme di persecuzione religiosa. Uno dei due operatori oggi licenziati, nonostante il suo lavoro non preveda di uscire all’esterno della struttura, viene mandato ad accompagnare gli utenti della residenza psichiatrica alla Santa Messa. Questo operatore accompagna per oltre 4 mesi gli utenti a Messa nonostante sia un pastore di religione diversa... provocazione abbastanza chiara...
Seguono contro di loro numerosi provvedimenti disciplinari a dir poco discutibili, sembra con testimonianze per essere buoni compiacenti. Non riuscendo a capire il perché di tutto questo veleno versato nei loro confronti gli attuali licenziati hanno pensato di rivolgersi alle forze dell’ordine per tentare di salvaguardare il loro ruolo di soci– lavoratori all’interno della cooperativa.
Questi 2 lavoratori hanno la unica colpa se non quella di aver
alzato la testa ed aver preteso rispetto come esseri umani.
Hanno così violato una regola fondamentale di questa cooperativa, che era quella del silenzio da parte dei lavoratori .
Questi lavoratori avevano ed hanno paura di perdere il posto di lavoro.
Per tutto questo il Sindacato Cobas chiede a tutti la solidarietà
per questi 2 lavoratori.
Per questo oggi è più che mai necessario costruire un grande
fronte comune di lotta contro queste moderne barbarie , che
diventano sempre più pane quotidiano per i lavoratori.
COMUNICATO STAMPA COBAS
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