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Brindisi, Brindisi sotto assedio: la “Fondazione F. Rubino” aderisce alla manifestazione del 23/12



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Brindisi, 21/12/2009

Brindisi sotto assedio: la “Fondazione F. Rubino” aderisce alla manifestazione del 23/12

Il C.d.A della Fondazione “F. Rubino, assieme al Comitato Tecnico della stessa, riuniti nei giorni scorsi, ha deliberato per l’adesione alla manifestazione del 23 dicembre prossimo, organizzata dai giovani di “No al Carbone” ed invita tutti i cittadini alla mobilitazione non solo per manifestare la netta contrarietà all’utilizzo del carbone ma per tenere alta la guardia sulle emergenze ambientali che, come insegna la “vicenda rigassificatore” con le ultime, spiazzanti, novità giunte dal Governo, sono ben lungi dall’essere risolte.

A tal proposito la “ Fondazione”, in linea con quanto sempre ribadito dal compianto professore Franco Rubino che già dai primi anni ottanta denunciava l’incombente pericolo corso dalla popolazione brindisina e non solo, ribadisce il “NO” fermo al carbone e chiede, come oramai fa da anni in tutte le sedi opportune, il rispetto della convenzione del ’96 con la quale si stabilirono punti fermi, a tutela del territorio e a coronamento delle numerose battaglie di allora, ancora tutt’oggi disattesi: la chiusura di Brindisi Nord, il trasferimento dei lavoratori a Cerano, il funzionamento a metano di un gruppo della centrale Federico II.

Inoltre ribadisce fortemente la necessità che, tutti insieme, si “obblighi” le Istituzioni a predisporre un Centro di controllo ambientale dei cui costi devono farsi carico, in primo luogo, il Ministero dell’Ambiente essendo questa area riconosciuta ad alto rischio ambientale, Regione- Provincia- Enel- Ausl (utilizzando i fondi sulla prevenzione), il Comune (fondi Enel). Un Centro di Controllo ambientale, insomma, che aggreghi tutte le componenti relative all’ambiente, dal monitoraggio globale del territorio (acqua- terra –cielo –industrie –agricoltura -opere idrauliche e portuali, ecc.), ad un Osservatorio Epidemiologico che, con screening mirati, segua le malattie sensibili ai fattori inquinanti.

Il Presidente
“Fondazione F. Rubino”
Giusy Carruezzo


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