Brindisi, 23/12/2009

Enel dopo "Brindisi sotto assedio": nostra presenza "operosa e ricca di promozioni"

Brindisi polo di sviluppo industriale.
E’ questa la realtà che spesso si cerca di ignorare.
La manifestazione di quest’oggi è una di quelle che ignorerà questa dimensione della Città di Brindisi, per raccoglie le adesioni più disparate dell’ambientalismo locale e del dissenso politico, evidentemente caratterizzati da pregiudiziali contro lo sviluppo industriale ed economico della Città e del territorio.
Se fossero adeguatamente valutati gli investimenti realizzati sia dal punto di vista sociale ed economico (oltre 200 milioni di euro negli ultimi cinque anni), sia dal punto di vista tecnico qualitativo, ci si renderebbe conto di come la Centrale Termoelettrica Enel “Federico II” di Brindisi può definirsi modello tecnologico di riferimento nel variegato e spesso “arretrato” mondo della produzione dell’energia elettrica da combustibili fossili presente nell’intera Europa.
Infatti, desolforatori, denitrificatori, abbattimenti delle polveri, l’altezza stessa del camino, gli innovativi scaricatori del carbone dalle navi al nastro trasportatore, la copertura dell’intero nastro trasportatore dal porto alla Centrale, la prevista imminente costruzione del carbonile coperto, la realizzazione di un cristallizzatore per il recupero integrale di tutte le acque del ciclo produttivo, lo scarico a mare di acque non contaminate dai processi industriali, il riutilizzo industriale dei reflui (ceneri, gessi, fanghi, ecc.), la costruzione di un modello sperimentale dedicato alla cattura della CO2, dicono da soli come la “Federico II” è un presidio tecnologico che ha al primo posto la qualità dell’ambiente e della tutela del territorio.
Una realtà produttiva nella quale sono impegnati oltre 1.200 lavoratori, fra diretti, appalto e indotto.
Una Centrale che produce mediamente energia elettrica per soddisfare circa l’8% del fabbisogno nazionale; una Centrale che garantisce energia elettrica a costi i più ridotti possibili per un Paese privo di materie prime e una regione senza risorse idriche. Una Centrale all’ombra della quale vive e si sviluppa un Centro Ricerche che agisce per ricercare le più avanzate soluzioni tecniche in difesa dell’ambiente. Un Centro Ricerca di eccellenza che occupa oltre una cinquantina di ricercatori e che collabora attivamente con le Università del Territorio (Università del Salento, Università e Politecnico di Bari).
Una presenza discreta, ma operosa e ricca di promozioni culturali, sociali, sportive a favore del territorio e del vasto mondo della scuola.
Una Centrale al servizio del Paese, della Città di Brindisi e del suo Territorio.
Altro che “Assedio”.
Quanti, ignari, si uniranno oggi a quella manifestazione senza motivazioni documentate, presi dall’onda della emotività, siamo lieti di invitarli, unitamente a tutti i cittadini, le Associazioni, i partiti, le Autorità che vogliono uscire dai luoghi comuni delle facili definizioni, per toccare con mano una realtà industriale, viva, fortemente rispettosa dell’ accresciuta sensibilità ambientale.

COMUNICATO STAMPA ENEL