Brindisi, 29/12/2009

Il Consigliere Gabrieli replica all'Ass. "Il Faro"

Pubblichiamo integralmente la lettera aperta del Consigliere Carlo Gabrieli in risposta al comunicato stampa dell'Ass. Il Faro pubblicato in data 28.12.2009 avente ad oggetto la richiesta delle dimissioni del Consigliere Gabrieli dalla commissione Turismo del Comune di Brindisi.

Spett.le Redazione,
leggo con sorpresa e mi permetto di rispondere per Vs. vece all'articolo del 28.12 u.s. pubblicato contro lo scrivente a nome dell'associazione operatori turistici Il faro ma privo di firma del redattore dello stesso.
Sottolineo quest'ultima lacuna perchè, da persona avvezza ad affrontare de visu i propri interlocutori, ritengo che nascondere il proprio nome dietro una associazione qualsiasi, per di più priva di affiliazione e non riconosciuta da Organismo o Ente, denoti quantomeno una mancanza di responsabilità delle proprie azioni.
Cosa, purtroppo, nota ed evidente in molti operatori del settore turistico brindisino ai quali tanto è da addebitare in ordine allo stato attuale del settore.
Non affermo nulla di nuovo, è la storia a dimostrarlo. E non cerco neanche la polemica: che gli errori del passato siano utili a chi, quotidianamente si dà da fare in un settore non certo fiorente, ricco di potenzialità ma privo di quotidiane certezze.
Ho tanti amici operatori turistici con i quali mi confronto e che sanno darmi la giusta dimensione dei problemi, spesso insormontabili che devono affrontare: mancanza di infrastrutture adatte ma sopratutto la concorrenza dei più convenienti porti di Bari o Ancona, la forte presenza di operatori abusivi e, più di tutto, la mancanza di una unità di intenti nell'ambito della categoria stessa. Ritengo di avere conoscenza del settore turismo, purtroppo, delegato a fanalino di coda dell'economia brindisina.
La stessa competenza non riesco, però, a riscontrarla nell'Associazione Il Faro (sarò ripetitivo ma preferirei parlare ad un rappresentanze dell'associazione anzichè ad un bel simbolo disegnato!) che parla dell'operato di un Consigliere Comunale, come spesso accade, senza sapere.
Le lacune sono molteplici:
1 - il mio punto di vista riguardo al rigassificatore non è così semplicistico come narrato: riconosco una valida opportunità per la cittadinanza brindisina di un impianto che potrebbe portare non solo lavoro ma ulteriori interessi economici in una città che agonizza e questo senza inquinare e con una pericolosità di gran lunga inferiore a tante altre attività già presenti sul territorio. Certo, come da me espressamente dichiarato, il tutto potrà e dovrà essere fatto ma non in quel posto, non a Capo Bianco: chiudere l'imboccatura del porto esterno cozza evidentemente con ogni velleità del trasporto passeggeri via nave. Credo che questa dichiarazione, ben evidenziata nella mia relazione dello scorso Consiglio Comunale del 22.12 u.s., sia inequivocabilmente a favore dello sviluppo turistico del territorio.
2 - L'Associazione Il Faro non conosce le attribuzioni di una Commissione Consiliare Consultiva Permanente: a questa è delegato un mero parere non vincolante in ordine agli argomenti che l'Assessorato vuole sottoporre. Approfondisce di sua sponte questioni che possono essere valutate o meno da parte della Giunta. In sostanza la Commissione esprime pareri che possono o meno essere presi in considerazione.
3 - Ahivoi non è il Sindaco a nominare o a dimettere un Presidente di Commissione il quale viene nominato dal Presidente del Consiglio Comunale su indicazione della votazione espressa dai 10 consiglieri comunali membri della commissione medesima. I membri, che rispecchiano le percentuali di maggioranza ed opposizione, a tutt'oggi non hanno nulla da ridire sull'operato della Commissione stessa, tantomeno sul proprio Presidente...
4 - Infine è proprio a riguardo del lavoro della Commissione che si manifesta la totale ignoranza sull'argomento da parte dell'Associazione Il Faro che, probabilmente, guarda all'argomento turismo unicamente nell'unica miope e campanilistica ottica del trasporto passeggeri via mare. Nei TRE mesi trascorsi dall'istituzione della Commissione Turismo tantissimo è stato fatto: la ricognizione dei siti di interesse, la creazione dei percorsi turistici, l'avvio della procedura per l'istituzione di un albo (non una associazione!) per guide turistiche ed addirittura un accordo con la Camera di Commercio per la gestione globale delle Botteghe Artigiane presso l'ex-Convento delle Scuole Pie e tanto altro che potrà essere provato laddove Il Faro assumerà un volto ed un nome al quale recapitare documenti comprovanti fatti concreti, non vuote parole.
Auspico (e ne ho certezza) che la "vacuità" non caratterizzi tutti gli operatori del turismo brindisino ma che tanti e sempre di più sappiano fare senza piangersi addosso, operando e guardando oltre, neanche troppo lontano, nello stesso Mediterraneo, per esempio a quel miracolo turistico che risponde al nome di Barcellona... anche lì c'è un rigassificatore...

Lettera aperta a firma di Carlo Gabrieli

Non è nostro usanza rispondere alle lettere aperte ma, tirati in causa, ricordiamo - o meglio - rendiamo noto al giovane Consigliere Gabrieli, che le associazioni - al pari delle Amministrazioni, dei Partiti, dei Sindacati, delle Società etc. etc. - rappresentano soggetti giuridici aventi proprie capacità giuridica e di agire.
Pertanto, se a tergo di uno scritto presente su un organo di informazione, è riportata la dicitura "COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE IL FARO" riteniamo che non vi sia bisogno di altra specificazione, potendo, una persona dalle medio-basse capacità intellettive, riconoscere che non ci si trovi in presenza di un "articolo" steso da redattori del sito, bensì di una nota la cui paternità è attribuibile ai responsabili di tale associazione.
Per il resto delle sue accuse rivolte ad altri soggetti non sta a noi rispondere.
Di certo, comunque, La esortiamo a risparmiare future lezioni ai responsabili di questo sito su argomenti che conoscere con poca dovizia di particolari, come l'informazione o le libertà dei soggetti. Soprattutto quando, anche consultando persone o professionisti a lei vicini, verrà a sapere che la libertà di associazione è riconosciuta dalla Legge Italiana indipendentemente dall'affiliazione o dal riconoscimento di organismi o enti. E a noi - come dimostra la pubblicazione integrale della sua lettera - interessa dare voce a tutti, persino a chi non "riconosce" i propri interlocutori e farebbe volentieri a meno di far esercitare loro il "legittimo diritto di critica".
Cordialmente
Redazione Brundisium.net