Brindisi, 04/01/2010
Albano: "il Comune dia lumi sui 620.000 euro spesi per una consulenza di tre giorni"
E' mai possibile spendere 620.000 euro di denaro pubblico prelevato dal bilancio del Comune di Brindisi per un incarico portato a termine in soli tre giorni? E, soprattutto, perchè farlo quando si sono ricevute raccomandazioni ufficiali a servirsi di aziende meno esose?
E' questa la domanda che Vincenzo Albano, Consigliere comunale del Partito Democratico, aveva posto circa quattro mesi al Sindaco di Brindisi Domenico Mennitti ed al Presidente del Consiglio Comunale (Clicca qui per leggere). L'interrogazione, che puntava il dito contro l'esborso a favore di una società a r.l., "per attività di studio e di analisi dei dati per l’acquisizione del contributo statale minori entrate ICI", non ha mai avuto risposta, pertanto Albano, secondo le attribuzioni consentite dalla legge e dal regolamento comunale ripropone l'interrogazione chiedendo che la questione venga discussa nel prossimo consiglio comunale Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
In data 9 settembre 2009, ho presentato l’ interrogazione, che si trascrive di seguito, senza ottenere risposta alcuna.
L’interrogazione riguarda la somma di 620.000 euro ( un miliardo e duecentomilioni circa), pagata dal comune ad una ditta, per effettuare il calcolo dei minori introiti di ICI, realizzati a causa della modifica dei criteri di definizione dei valori catastali dei fabbricati della categoria D.
Nella circostanza, chiedevo chiarimenti sulle modalità di conferimento dell’incarico all’unica ditta interpellata e alla congruità della spesa, per un lavoro che è stato completato nell’arco di pochissimi giorni.
Considerato che la stessa è stata regolarmente inoltrata ai sensi dell’art. 60 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale e che sono abbondantemente scaduti i termini previsti dall’art. 43 punto 3 del dlg 267/2000 e dall’ art. 60 del nostro regolamento comunale, che prevedono l’obbligo di risposta entro trenta giorni al massimo,
si interroga la S.V.
per conoscere se intende dare finalmente, risposta alla interrogazione presentata.
Non le sfuggirà certamente che, prescindendo da ogni altra considerazione, l’omissione della risposta ad una legittima richiesta di un componente della minoranza consiliare, contrasta quantomeno con le regole democratiche che disciplinano l’attività dell’ente locale, pregiudicando di fatto l’esercizio della funzione amministrativa di controllo e di verifica del singolo Consigliere Comunale.
Nella eventualità che, anche questa ulteriore richiesta, rimanesse senza risposta, se ne chiede l’iscrizione nell’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale.
Vincenzo Albano -
Consigliere Comunale Partito Democratico
|