Latiano, 29/01/2010
Prof. Ignone critica Delli Fiori (SeL)
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:
"Diceva Einstein che "è difficile sapere che cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità" anche quando la falsità è frutto di una visione distorta della realtà per fini strumentali o per incapacità di una chiara lettura della realtà stessa. Ed è per ristabilire la verità che intervengo in risposta al segretario di Sinistra e Libertà, Antonio Delli Fiori che lamentava l´assenza "di un programma condiviso che guardi ai reali problemi di Latiano"! Per Delli Fiori è addirittura "inaccettabile una raccolta di adesioni per indire le primarie" allo scopo di individuare il candidato
sindaco.
Questo è un esempio che calzerebbe a pennello con la dichiarazione di Einstein! Un vera distorsione della verità, anche se non se ne intravede la ragione, non solo politica (forse troppo alta, come condizione, per Delli Fiori...) ma addirittura come condizione unificante di una coalizione che vuole
proporsi alla guida del paese.
Nelle diverse riunioni delle parti politiche del centrosinistra, a cui solo dopo alcune riunioni sono state invitate anche l´associazione "L´isola che non c´è" ed il movimento "È l´ora della Latiano migliore" è chiaramente emersa la volontà di alcuni partiti di convergere, senza se e senza ma, sul candidato sindaco da essi espresso, rifiutando le primarie a prescindere, in quanto questa era la posizione nazionale (e mi riferisco a IDV) oppure perché le primarie "se non si tenevano a Bari, a livello regionale, non dovevano tenersi a Latiano", ed era la posizione di Sinistra e Libertà, nella dichiarazione testuale del suo segretario Delli Fiori! Altri, come i Socialisti, dichiaravano la non percorribilità delle primarie per questione di tempi o perché il candidato sindaco già scelto era contrario a sottoporsi al giudizio dell´elettorato! Da qui nasce la scelta di raccogliere l´assenso firmato dei cittadini latianesi!
Noi abbiamo proposto le primarie già da molto tempo, anche per uscire dall´empasse e per condividere una proposta comune che, nello stesso tempo, partisse e arrivasse da un candidato sindaco democraticamente e liberamente scelto e perciò condivisibile da tutti, in quanto slegato, dopo l´affermazione alle primarie, da investiture di partiti o addirittura di singoli esponenti politici, come a noi è apparso il candidato sindaco proposto.
È normale, come prassi politica democratica, che le figure istituzionali, come nel nostro caso l´on. Gaglione ma anche il sen. Caforio, abbiano il dovere, e non solo il diritto, di cercare ogni soluzione possibile per raggiungere l´unità delle diverse parti politiche che, come in questo caso, si confrontavano con la società civile e professionale rappresentata dall´associazione "L´isola che non c´è" e dal movimento "È l´ora della Latiano migliore". Si è ampiamente discusso di problemi e programmi e tutti hanno condiviso la necessità di una discontinuità, anche nelle risorse umane, con quanto di peggio avesse rappresentato la vecchia amministrazione, in nessun caso e per nessuna ragione all´altezza di governare il nostro sfortunato paese.
Ma c´è di più e, tanto per non smentirsi, il segretario non riporta! L´associazione ed il movimento che io rappresento, unici a Latiano fino ad ora, hanno da tempo, addirittura da molto prima di Natale, hanno dato vita ad alcune iniziative fattive per dare soluzioni concrete ai problemi del paese.
Hanno programmato ben dieci iniziative, fino ad ora ne sono state svolte cinque, invitando i maggiori esperti sul territorio, anche nazionale e regionale, a discutere di alcune tematiche (urbanistica, attività produttive, sport, zona artigianale, agricoltura) e a queste iniziative hanno partecipato anche politici di primo piano a livello regionale, sia di destra che di sinistra (mi viene in mente la canzone del grande Giorgio Gaber, che forse Delli Fiori non conosce...), perché per noi, lontani dalle beghe di piccolo cabotaggio politico, i problemi del nostro paese non sono di una parte politica, restano problemi che devono assolutamente essere risolti da chi è competente a farlo.
Non c´è lungimiranza nell´opporre steccati ideologici vecchi e triti che solo danno hanno fatto e fanno al paese, visto che si sta parlando di una piccola comunità stanca di essere presa in giro e di vedere sempre le solite facce che di politico (e professionale...) hanno poco o niente!
Il tanto strombazzato tavolo per il programma (che altro non è che il modo di organizzare il governo della città) è stato istituito con le iniziative e le soluzioni date e questo tavolo vedrà altri cinque incontri su temi basilari per la città di Latiano.
Ma a questo tavolo io non ho mai visto Delli Fiori! Come mai? Non ho mai visto il candidato sindaco De Giorgi! Come mai? Forse perché una cosa è parlare genericamente di programmi, mentre altra cosa è partecipare alla soluzione reale dei problemi del paese?
Prendiamo atto che non si vogliono le primarie, che non le vuole il candidato sindaco o altri (per noi è giusto aprirle anche ad altri candidati...) e prendiamo, altresì, atto che non si vuole partecipare ai tavoli dove si discute e si propongono le soluzioni dei veri problemi di Latiano.
A questo punto mi chiedo: ma qual è la lungimiranza politica di Delli Fiori? Dov´è la differenza tra il suo chiacchiericcio senza senso politico e le affermazioni demagogiche del segretario cittadino del PD sui "tanti progetti" avviati dall´amministrazione uscente e sul "consenso" dei cittadini? Noi continueremo a fare il nostro dovere nell´interesse di Latiano, come abbiamo sempre fatto, dentro o fuori qualunque amministrazione. Chi vorrà e saprà condividere con noi lo spirito di servizio, la volontà di lavorare seriamente senza fini strumentali, allora sarà il benvenuto".
Firmato: Prof. Marcello Ignone. (Coordinatore cittadino dell´associazione "L´isola che non c´è" e del movimento "È l´ora della Latiano migliore").
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