Brindisi, 03/02/2010
Convenzioni, Tomaselli: "accogliere l'appello per riprendere i lavori"
La vicenda della sottoscrizione delle nuove convenzioni con le società energetiche presenti a Brindisi - a cominciare dal rapporto negoziale con l'ENEL, per passare poi alle altre aziende - vede inspiegabilmente allungarsi i tempi di definizione.
Eppure il lavoro istruttorio svolto nelle scorse settimane aveva prodotto una utile base di confronto proprio sugli aspetti più delicati sui quali il territorio attende da anni interventi risolutivi: la riduzione del carbone utilizzato a Cerano, l'abbattimento delle sostanze inquinanti e climalteranti, una diversa movimentazione del combustibile, investimenti per l'ambientalizzazione dell'impianto e così via.
Vanno, quindi, raccolti con urgenza gli inviti venuti in questi ultimi giorni dal Presidente della Provincia Ferrarese, dalle organizzazioni imprenditoriali e sindacali e dalle associazioni ambientaliste per una concreta e risolutiva ripresa del lavoro già avviato tra Enti Locali e la stessa ENEL.
L'avvicinarsi della prossima scadenza elettorale regionale rischia di compromettere la serenità e la stessa sincera disponibilità, finora manifestata dai vari soggetti, a giungere ad un positivo risultato per il territorio: è davvero auspicabile che nessuno, in tutti gli schieramenti che si confronteranno, voglia cedere alla tentazione di perdere altro tempo e fare di questo tema un argomento da campagna elettorale.
E' talmente vicina una buona soluzione sui temi della tutela ambientale, dell'abbattimento dei fattori inquinanti, degli investimenti, delle stesse ricadute per l'economia locale, che sarebbe colpevole far slittare, non so per quanto mesi ancora, la chiusura di questa annosa vicenda.
La stessa richiesta avanzata nei giorni scorsi dai comuni della provincia di Lecce e dal Presidente Gabellone di partecipare ai lavori del tavolo di confronto a cui siedono Comune di Brindisi, Provincia di Brindisi e Regione Puglia con ENEL, pur comprendendone le ragioni, rischia di essere inopportuna e di portare ulteriore confusione in un così delicato frangente.
Le ragioni di quei territori, da un lato, sono ben rappresentati istituzionalmente dalla Regione e, dall'altro, come assicurato ripetutamente da Ferrarese, saranno correttamente oggetto non solo di adeguata considerazione ma anche di una costante informazione.
Il Grande Salento, che in tanti invocano, cresce anche sulla base di una reciproca fiducia e nel rispetto delle prerogative di territori e istituzioni, premesse per una reale e non fittizia integrazione degli obiettivi di crescita e sviluppo che sono assolutamente comuni.
COMUNICATO STAMPA SALVATORE TOMASELLI - SENATORE DEL PARTITO DEMOCRATICO
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