Brindisi, 12/02/2010
Uilcem sulla crisi di Basell Italia
Apprendiamo da fonti più o meno ufficiali che la crisi in atto della Società Basell Italia, stia per decretare alcuni verdetti che si ripercuoteranno sulla testa dei soliti lavoratori.
La notizia di alcuni quotidiani circa la paventata ipotesi della chiusura dello stabilimento Basell di Terni, oltre a crearci forte preoccupazione, perché trattasi pur sempre di una dismissione nel settore chimico, ci riporta ad alcuni mesi fa quando, in diverse occasioni, lanciavamo un grido di allarme per il rischio che correva anche il nostro impianto di Brindisi.
La UILCEM anche nel suo Congresso di Ottobre, richiamava l’attenzione su questa emergenza, e lo stesso Segretario Generale Nazionale Augusto Pascucci, nel suo intervento in quell’assise, sottolineava l’importanza strategica di un intervento dello Stato, in qualità di “tutor finanziario”, per garantire e salvaguardare gli aspetti occupazionali diretti ed indiretti della società.
Un mese dopo, anche la nostra Confederazione UIL, nel suo Congresso, rimarcava il momento particolare di questa società nel nostro territorio, e richiamando l’attenzione delle Istituzioni tutte, si cimentava a fornire suggerimenti utili affinché venisse portato a termine l’investimento relativo allo sbottigliamento della linea del polipropilene, indispensabile per garantire il futuro dell’azienda, quali:
A) concordare ed applicare con le società fornitrici di energia elettrica, il decreto governativo sull’abbattimento dei costi energetici;
B) sottoscrivere con la Regione Puglia ed il Governo centrale un Contratto di Programma Quadro che metta a disposizione le risorse necessarie a Basell per completare il progetto.
E’ inutile dire che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire….e naturalmente queste speranze sono rimaste...
Come è inutile anche meravigliarsi oggi, se in quel di Terni, oltre alle OO.SS. si mobilitano anche le Istituzioni Regionali, Provinciali e Comunali richiedendo a gran voce un incontro con l’azienda e un tavolo nazionale per il mantenimento del sito, delle attività produttive e soprattutto per la salvaguardia dei livelli occupazionali, attraverso forme di gestione diversa da quella attuale.
Intanto per giorno 17 febbraio a Roma, è stato convocato un Coordinamento Sindacale Nazionale della Filcem – Femca – Uilcem, per esaminare, insieme alle Strutture Territoriali, la problematica in essere e prepararsi all’incontro con la società Basell.
Da parte nostra assicureremo la nostra presenza attiva su quel tavolo nazionale, onde poter riportare anche le istanze del nostro territorio.
Non sarebbe sgradita, nel frattempo, una verifica nei confronti del governo da parte dei nostri sempre più distanti Rappresentanti Istituzionali Nazionali.
COMUNICATO STAMPA UILCEM
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