Valentino (DeR) sulla scarsa illuminazione di alcuni quartieri
"Illuminazione insufficiente in città, una proposta per migliorarla risparmiando" è il tema di una nota politica del Dott. Salvatore Valentino, Capogruppo "Democratici e Repubblicani" al Comune di Brindisi, che di seguito divulghiamo integralmente.
Ci viene riferito da parte di numerosi cittadini che in molti punti della nostra città l’illuminazione pubblica è scarsa ed insufficiente. In particolare nel quartiere S. Chiara, con specifico riferimento agli incroci tra via Pastrengo e le vie Solferino e S. Martino della Battaglia nonchè a Piazza Sapri ed in via Bezzecca. Qui spesso le lampade sono spente in maniera alternata (verosimilmente per risparmiare energia elettrica) e con luce fioca, anche perché in parte attenuata dalla folta vegetazione arborea dei giardini prospicienti la via. E’ statisticamente provato che la percentuale di incidenti stradali e gli atti delinquenziali aumentano con il ridursi della visibilità per cui un miglioramento della pubblica illuminazione non può che migliorare anche questi aspetti.
Recentemente ci è capitato di intrattenerci con un conoscente di Torraca (SA), un paese di 1200 abitanti circa al confine tra Campania e Lucania. Qui è stato messo in atto da parte dell’amministrazione comunale un interessante provvedimento che potremmo provare a sperimentare qui a Brindisi e consistente nella sostituzione delle tradizionali lampadine della pubblica illuminazione con “lampade a led”. Tali lampade a parità di luminosità consumano l’80% in meno di energia elettrica ed hanno una durata media di circa 30 anni per cui non necessitano di periodiche sostituzioni (con costi relativi per il personale preposto). Quel comune che spendeva per la pubblica illuminazione circa 10.000 euro l’anno ha beneficiato pertanto un risparmio energetico di 8.000 euro l’anno. Si dirà che si tratta di piccole cifre ma se spostiamo tali cifre su un capoluogo di provincia di quasi 100.000 abitanti come il nostro, il risparmio energetico su una bolletta annuale di quasi 900.000 euro sarebbe di circa 720.000 euro l’anno. Ci sembra che in tempi in cui le pubbliche amministrazioni dovrebbero mirare a ridurre gli sprechi una proposta di questo tipo avrebbe il vantaggio di stornare fondi per altre iniziative di pubblica utilità migliorando al tempo stesso l’illuminazione cittadina e l’immagine di Brindisi nella nostra nazione.
Infine un’ultima considerazione. Le convenzioni con l’ENEL non sono state ancora firmate. E se nelle convenzioni inserissimo la sostituzione delle lampade della pubblica illuminazione con lampadine a led a carico dell’ENEL? Per noi non sarebbe una cattiva idea e la rilanciamo cosi al Sindaco ed ai nostri “negoziatori”.
Dott. Salvatore Valentino -
Capogruppo “Democratici e Repubblicani”
