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Brindisi, Presentata l'analisi statistica 2009 sulla Provincia di Brindisi



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Brindisi, 17/02/2010

Presentata l'analisi statistica 2009 sulla Provincia di Brindisi

E’ stato presentato questa mattina presso la sala conferenze di Palazzo Montenegro a Brindisi il volume “Analisi statistica territoriale. Provincia di Brindisi 2009”, un progetto nato dalla convenzione sottoscritta tra Prefettura, Provincia, Camera di Commercio, Comune e Istat.
Di seguito inviamo i dati più significati emersi dall’analisi statistica del territorio provinciale.

Al 31 dicembre 2008 la popolazione residente nella provincia di Brindisi è di 402.891 unità, di cui 193.305 maschi e 209.586 femmine.

Rispetto all’anno precedente, si registra un tasso di incremento totale negativo (dato dal rapporto fra l'incremento assoluto, cioè la differenza fra l'ammontare del collettivo alla fine del periodo considerato e quello all'inizio, e l'ammontare iniziale, ulteriormente diviso per il numero di anni del periodo moltiplicato per 100) e pari al -0,02 per cento, determinato dalla somma del saldo del movimento naturale (nati vivi + i morti) negativo e del saldo migratorio interno (differenza tra il numero degli iscritti per trasferimento di residenza da un altro comune italiano ed il numero dei cancellati per trasferimento di residenza in un altro comune italiano) e per altri motivi (differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici dei residenti dovuto ad altri motivi) anch’esso negativo.

Per quanto riguarda la componente naturale, i nati vivi nel 2008 nella provincia sono 3.582, (pari a +0,99 per cento rispetto al 2007) con un tasso di natalità (dato dal rapporto tra il numero di nati vivi dell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente per 1.000, pari a 8,9 per mille abitanti, pressoché stabile rispetto all’anno precedente (8,8 per mille), i morti sono stati 3.622 nell’anno (-2,03 per cento rispetto al 2007), con un tasso di mortalità (dato dal rapporto tra il numero di morti nell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente per 1.000 residenti), che scende in un anno passando da 9,2 a 9,0 ogni mille abitanti, e comunque inferiore alla media nazionale (9,7 per mille).

La componente migratoria con l’estero è positiva e deriva dalla differenza tra i 1.268 persone iscritte dall’estero e le 396 persone cancellate per l’estero, dovute principalmente all’entrata nell’Unione Europea della Romania e della Bulgaria e alla conseguente possibilità per i cittadini di questi paesi di iscriversi in anagrafe come cittadini comunitari.
Nel 2008 l’indice di vecchiaia (dato dal rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di età 0-14 anni ogni 100 individui), è pari a 132,6 per cento, contro i 143,4 per cento a livello nazionale; tale indice è superiore nel comune di Ostuni (178,6 per cento) rispetto a tutti i comuni della Provincia.

Nella Provincia di Brindisi l’indice di dipendenza totale (dato dal rapporto esistente tra popolazione giovane (0-14 anni) e anziana (65 anni e più) da un lato, e popolazione attiva (15-64 anni) dall’altro, ogni 100 individui) è del 49,7 per cento (58,4 per cento a Cisternino e 43,8 a Torre Santa Susanna), mentre in Italia si attesta al 51,9 per cento.
L’età media della popolazione è pari a 41,6 anni, superiore ai valori regionali (39,4 anni) e quelli dell’Italia Meridionale (40,8 anni).

La popolazione residente straniera nella Provincia di Brindisi che scaturisce dalle risultanze anagrafiche è pari a 5.905 unità, con una lieve flessione rispetto al dato regionale (pari allo 3,8 per cento) e di gran lunga inferiore al dato nazionale pari al 12,3 per cento. Ciò è giustificabile ove si consideri la situazione economico-sociale in cui versano molte regioni meridionali che favorisce in prevalenza una emigrazione verso le realtà del nord italiano.

La dislocazione territoriale dei residenti stranieri evidenzia le maggiori concentrazioni, oltreché nel capoluogo, nei comuni più grossi, quali Fasano e Ostuni, in considerazione delle maggiori possibilità di occupazione nei settori dell'edilizia ed agricoltura.

Nel 2008 il totale dei permessi di soggiorno rilasciati ammonta a 3.066, rispetto ai 2.309 rilasciati nel 2007. Il territorio provinciale non rappresenta esclusivamente un polo di attrazione per motivi economici; infatti, dai dati emerge che la motivazione della scelta migratoria per i cittadini migranti residenti non è sempre quella lavorativa: il numero dei permessi di soggiorno rilasciati nel 2008 per motivi di lavoro subordinato (908) è minore di quelli rilasciati per motivi familiari (1.229).

Nell’anno scolastico 2008/2009 il numero di studenti nelle scuole della Provincia di Brindisi per ogni ordine e grado è pari a 65.079, in diminuzione rispetto all’anno precedente del 1,8 per cento, pari a 1.169 studenti in meno.
Il decremento maggiore si è verificato nella scuola per l’infanzia; infatti, ci sono stati ben 420 bambini iscritti in meno (pari al -3,7 per cento), seguita dalla scuola di II grado (-1,5 per cento), dai bambini della scuola primaria (-1,6 per cento) ed infine dalla scuola di I grado (-0,7 per cento iscritti rispetto all’anno precedente).
Sono 10 i corsi universitari che hanno come sede didattica Brindisi e afferenti a 4 diverse facoltà (Economia; Medicina e Chirurgia; Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; Scienze Sociali, Politiche del Territorio) 8 corsi dell’Università degli studi di Bari e 2 corsi dell’Università del Salento di Lecce, per un totale di 1.902 tra iscritti e immatricolati nell’A.A. 2007/2008.

Nel 2008 in provincia di Brindisi il numero degli occupati1 è pari in media a 125 mila, in aumento di 3 mila unità rispetto al 2007 (+2,5 per cento) desunti dalla nuova Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro (RCFL) Istat che costituisce la principale fonte statistica sul mercato del lavoro.
Il tasso di occupazione (rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 anni e più) maschile è passato dal 68,9 per cento nel 2007 al 67,5 per cento nel 2008, mentre quello femminile è aumentato di due punti e mezzo percentuale (da 35,4 per cento nel 2007 a 37,9 per cento nel 2008).
Il 61,7 per cento degli occupati lavora nel settore dei servizi, il 27,0 per cento nell’industria (di cui il 18,7 per cento nel settore dell’industria in senso stretto) e il 11,3 per cento nell’agricoltura.

Il tasso di attività (dato dal rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e più) nella provincia di Brindisi è rimasto costante negli ultimi tre anni ed è paria 41,2 per cento; esso misura la parte di popolazione che partecipa attivamente al mercato del lavoro a prescindere dal fatto che siano occupate oppure in cerca di lavoro.

Nel 2008 in provincia di Brindisi le persone in cerca di occupazione sono pari a 17 mila, 2 mila persone in meno rispetto al precedente anno (-11,5 per cento), contributo dato sia dalla componente maschile che da quella femminile.
Il tasso di disoccupazione (rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro) provinciale è pari a 12,0 per cento nel 2008 ed è in diminuzione rispetto all’anno precedente di quasi 2 punti percentuali (13,7 per cento nel 2007), con una contrazione per entrambi le componenti; nella componente femminile la contrazione è stata più significativa passando da 19,1 per cento nel 2007 a 16,4 per cento nel 2008, ma anche la componente maschile ha fatto segnare una contrazione di più di un punto percentuale (10,8 per cento nel 2007 e 9,5 per cento nel 2008).

Le importazioni sono cresciute del 19,7 per cento rispetto al 2007, mentre le esportazioni anche se comunque positive, sono di gran lunga inferiori e pari solo al +0,5 per cento. Nel 2008 sia le importazioni che le esportazioni presentano una decisa concentrazione del settore manifatturiero, 59,0 per cento delle importazioni totali e 97,4 per cento delle esportazioni.
Le maggiori concentrazioni delle importazioni provinciali sono nel settore dei minerali energetici (39,0 per cento) e dei prodotti petroliferi (31,9 per cento), mentre tutti gli altri hanno un peso decisamente marginale. Le esportazioni presentano una notevole concentrazione nel settore dei prodotti chimici (43,6 per cento) e nel settore degli articoli in gomma (14,1 per cento).
Il sistema produttivo locale al termine del 2008 registra un numero di imprese pari a 37.951 in sostanziale stabilità rispetto al consuntivo 2007 (-0,5 per cento) a fronte di una variazione media regionale pari a -1,3 per cento. In particolare, si registra una sostanziale decrescita nell’ambito del settore agricolo (- 6,2 per cento), nel settore della produzione energia elettrica, gas acqua calda e nel settore di intermediazione monetaria e finanziaria (-8,3 per cento); in contrapposizione risulta elevata la crescita nel settore delle costruzioni (+2,2 per cento), anche se leggermente inferiore rispetto al 2007 ( +2,8 per cento).

Nel 2008 l’offerta turistica nella Provincia di Brindisi presenta un totale di 329 esercizi ricettivi, 81 alberghi (8,8 per cento del totale regionale) e 248 strutture complementari (9,2 per cento della regione), di cui 156 sono Bed and Breakfast . Rispetto al 2007 si registra un incremento del 12,5 per cento della consistenza alberghiera e del 50,3 per cento per gli altri esercizi ricettivi.
I posti letto negli alberghi offerti dalla Provincia sono 9.177 (+302 unità rispetto al 2007) che è pari al 11,3 per cento della disponibilità della regione .
La maggior parte degli esercizi alberghieri sono nel Comune di Ostuni (28,4 per cento del dato provinciale), seguito da Brindisi con il 19,8 per cento degli alberghi di tutta la Provincia, da Fasano (16,4 per cento) e da Carovigno (14,8 per cento). Per quanto riguarda gli esercizi complementari il 27,2 per cento di tutta la Provincia sono concentrati nei comuni di Ostuni e Fasano offrono insieme una quota del 64,6 per cento dell’ospitalità di tutta la Provincia.
Nel 2007 la Provincia di Brindisi ha visto registrare una crescita del movimento turistico dovuta soprattutto agli stranieri. Il numero di arrivi presso le strutture ricettive in totale è stato di 273.990, il 6,7 per cento di più rispetto all’anno precedente, di cui 52.090 provenienti da paesi esteri (+9,2 per cento) e 221.900 dall’Italia (+6,1 per cento).
Gli esercizi alberghieri nel 2007 hanno ospitato 217.257 di turisti (di cui 21,2 per cento stranieri) per circa 900 mila presenze, gli esercizi complementari 56.733 turisti (di cui 10,6 per cento stranieri) con circa 472 mila presenze.

Nel corso dell’anno 2008 nel territorio provinciale le segnalazioni a seguito di accertamento della violazione di cui all’art.75 del DPR 309/90 e successive modifiche, evidenziano che il fenomeno delle tossicodipendenze è connotato da crescenti caratteri di rilevanza. I dati registrati convalidano le tendenze espresse a livello nazionale e regionale attestando la continua crescita del fenomeno; in particolare in questa provincia nell’anno 2008 si registra un aumento del 6 per cento delle segnalazioni rispetto al 2007.
Emerge un diverso profilo sociale dei consumatori a cui corrispondono nuovi stili di uso e abuso in un mercato illecito la cui offerta è sempre più ampia e variegata.
In particolare nella cultura giovanile continua a "circolare" droga ma con modalità differenti rispetto al recente passato, il loro consumo si concentra in spazi e tempi a ciò deputati (i fine settimana, le discoteche) in sintonia con ritmi, tempi e modalità di consumo della società attuale.
Alla figura del tossicodipendente emarginato,disoccupato e con basso livello di scolarità si è progressivamente affiancata una nuova tipologia di consumatori: i giovani che fanno uso occasionale di sostanze stupefacenti risultano essere in generale persone ben inserite nel contesto sociale con un discreto livello di istruzione che fanno uso di sostanze in contesti ludici, a volte associandole all’alcool. A livello provinciale la sostanza maggiormente accessibile è la cannabis, seguita da cocaina, eroina e allucinogeni. Dai dati a disposizione emerge che il consumo di sostanze derivate dalla cannabis (hashish e marijuana) è quello più incisivo interessa infatti circa l’82 per cento delle segnalazioni mentre le segnalazioni per possesso di cocaina, nell’anno 2008, sono pressoché invariate (7 per cento) così come quelle di eroina. Le caratteristiche del fenomeno appaiono sostanzialmente stabili, il maggior numero di segnalazioni è relativo alle fasce d’età comprese tra i 18 e i 30 anni e alla popolazione maschile (96 per cento) rispetto a quella femminile (4 per cento). Per quanto riguarda le segnalazioni a carico di soggetti di età inferiore agli anni 18 riguardano il 6 per cento dei soggetti segnalati in diminuzione rispetto al 2007 (8 per cento) ed in linea con il dato regionale (7 per cento).

Secondo i dati dell’Avvisatore Marittimo del Porto di Brindisi, l’Attività portuale degli approdi per tipo di nave ci mostra che risulta significativa la preminenza di navi passeggeri, rispetto agli altri tipi, tanto da registrare, nel periodo 2007 – 2008, una crescita assoluta pari a 231 unità (+17,2 per cento).
I dati relativi all’andamento di passeggeri e mezzi movimentati mostrano una netta prevalenza della Grecia come destinazione, rispetto ad Albania e Turchia; si registra inoltre un incremento dei passeggeri (+ 27,5 per cento) nel 2008 rispetto al 2007 e un incremento dei mezzi movimentati pari al 28,81 per cento.

Il numero degli sportelli bancari attivi registrati nel 2007 in provincia di Brindisi è in crescita rispetto all’anno 2006 (+2,5 per cento), in linea con il dato regionale (+2,1 per cento) e nazionale (+2,8 per cento). Tale andamento è proseguito anche nell’anno 2008, con un incremento degli sportelli bancari attivi provinciali rispetto all’anno 2007 pari al +0,8 per cento risultato leggermente inferiore rispetto al dato regionale (+ 2,5 per cento ) e nazionale (+2,7 per cento).

Per quanto concerne gli impieghi nel 2007 si registra una crescita degli impieghi provinciali e precisamente del +14,5 per cento in linea con il dato regionale (+ 11,3 per cento), nazionale (+9,6 per cento) e della macro area Mezzogiorno (+8,5 per cento). Tali informazioni, sia per i depositi che per gli impieghi, sono rilevate per localizzazione della clientela (ovvero secondo la residenza dei clienti) e non per localizzazione degli sportelli.

Nel 2007, per il complesso delle amministrazioni, il 55,0 per cento degli accertamenti correnti è costituito da entrate tributarie, il 36 per cento da contributi e trasferimenti e il 9 per cento da entrate extra-tributarie. Il peso percentuale delle entrate tributarie rispetto al totale delle entrate correnti si colloca al di sopra del valore medio nazionale (43,5 per cento). Nel 2007 il valore medio pro-capite delle entrate correnti accertate a livello provinciale è di 655 euro per abitante, in aumento di 37 euro rispetto all’anno precedente (l’analogo valore a livello nazionale, nell’anno 2007, è pari a 883,10 euro per abitante).

Considerando la composizione delle entrate correnti si rileva che i valori più elevati pro-capite delle entrate tributarie si spalmano tra tutte le classi dei Comuni; nell’anno 2007 il valore pro-capite calcolato per la Regione Puglia è di 352,04 euro. L’indicatore pro-capite dei trasferimenti nell’anno 2007 mette in luce una notevole variabilità tra i comuni, ora al di sopra, ora al di sotto della media provinciale (euro 172). Rispetto all’anno precedente i comuni si dividono quasi a metà tra quelli per i quali si registrano incrementi e gli altri che subiscono decrementi.

La voce entrate per accensione di prestiti rappresenta nell’anno 2007 il 2,4 per cento delle entrate comunali a livello provinciale e si pone al di sotto del dato nazionale (7,5 per cento).
Nell’anno 2007 l’ammontare complessivo degli impegni di spesa diminuisce del 14,5 per cento rispetto all’anno precedente; i corrispondenti pagamenti registrano un –5,2 nel 2007 raffrontato con il 2006. Tendenza diversa si coglie ove si riferiscono impegni e pagamenti alle sole spese correnti, rispettivamente +6,3 e -0,7 nell’anno 2007 sul 2006; la capacità di spesa integra un -4,6 per cento nel 2007 rispetto all’anno precedente.

Per i comuni di Mesagne e Francavilla Fontana si registra il maggiore scostamento in termini di impegni di spesa corrente tra il 2007 ed il 2006: rispettivamente +25,8 e +24,2 nell’ultimo anno. Per i pagamenti, la maggiore capacità relativa vede Francavilla Fontana ad un +20,1 per cento (2007) e San Pietro Vernotico +9,2 per cento (2007).
Per la sintesi della capacità di spesa corrente migliorano nell’anno 2007 in rapporto al 2006 San Donaci (+4,8 per cento), Oria (+4,7 per cento), Cellino San Marco (+0,6 per cento) e San Pancrazio Salentino (+0,4 per cento). La capacità di spesa in conto capitale evidenzia nel 2007, rispetto all’anno precedente l’andamento dei comuni di Torchiarolo (+37,7 per cento), San Vito dei Normanni (+33,4 per cento), Erchie (+9,6 per cento), Brindisi (+5,1 per cento) e Cisternino (+4,6 per cento).

Dall’analisi dei parametri di riferimento, previsti dall’art. 242 dell’Ordinamento degli enti locali, si rileva che negli anni 2006 e 2007 i comuni della provincia di Brindisi hanno rispettato i limiti previsti e, quindi, non presentano condizioni di deficit strutturale.

Nel 2007 il valore aggiunto ai prezzi di base nella Provincia di Brindisi è stato di 5.754 milioni di euro +0,7 per cento rispetto all’anno precedente (+8,7 per cento nel triennio 2004-2007). Analizzando il sistema produttivo si osserva che nel 2007 il 23,8 per cento, pari a 1.368 milioni di euro del valore aggiunto provinciale, è attribuibile al settore dell’industria con un decremento del –2,2 per cento rispetto al 2006, con un peso maggiore rappresentato dall’industria in senso stretto, con un peso pari al 68,3 per cento del totale industria.

Il settore dei servizi rappresenta la quota maggiore del valore aggiunto provinciale (38,6 per cento la branca delle altre attività dei servizi, dove sono inclusi i servizi forniti dal settore pubblico, e 29,6 per cento la branca del Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni e 31,8 per cento la branca che comprende l’intermediazione monetaria e finanziaria.

Nel 2007 la Provincia di Brindisi ha un valore aggiunto per abitante ai prezzi di base pari a 14.281,2 euro inferiore al dato regionale (-4,9 per cento) e al dato nazionale (-3,8,6 per cento).

L’annuario è stato redatto da Maria Antonietta Olivieri (Prefettura di Brindisi); Luigi Settembrini (Provincia di Brindisi); Angelo Roma (Comune di Brindisi); Marisa Tanzarella (Camera di Commercio di Brindisi) e Lucia Mongelli (ISTAT-Ufficio Regionale della Puglia).


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