Brindisi, 23/02/2010
LEPA contro le manifestazioni circensi
La LEPA – Lega Protezione Animali, in relazione alla presenza di un circo a Brindisi in questi giorni, intende porre all’attenzione dell’opinione pubblica la triste condizione degli animali utilizzati nelle manifestazioni circensi: dietro il luccichìo e l’apparente festa degli spettacoli, si cela la crudeltà di una permanente detenzione in spazi ristrettissimi. Nei pochi momenti della giornata in cui escono dalle gabbie, passano poi dalla durezza del carcere al terrore dell’addestramento o degli spettacoli: fruste, uncini, bastoni rappresentano gli strumenti più diffusi per costringere gli animali ad adottare comportamenti per loro faticosi e del tutto innaturali.
Non si può far finta di non sapere che si tratta di esseri viventi che sentono e soffrono come noi, costretti a vivere un’intera esistenza senza potersi muovere liberamente, senza poter adottare tutti i comportamenti tipici della propria specie, come correre, vivere in gruppo, semplicemente sentirsi liberi.
Pochi mesi fa hanno destato grande sconcerto le immagini girate di nascosto da un ex dipendente di un noto circo durante le fasi di quello che viene eufemisticamente definito “addestramento”: le riprese hanno svelato una realtà di torture quotidiane, in cui cammelli vengono presi a pugni, elefanti tenuti fermi con le catene, leoni frustati e cavalli pungolati. Le immagini hanno costituito una importante fonte di prova nel processo che si è aperto a carico della struttura circense.
In un articolo apparso il 21 ottobre scorso sul sito www.corriere.it, Tom Rider ha dichiarato: “Già il fatto stesso di tenere degli animali selvaggi in gabbia è un abuso, ma le violenze che ho visto fare per anni mi hanno portato a licenziarmi e a denunciare”. E alla debole difesa del circo che sosteneva di aver creato un parco per la tutela degli elefanti, Rider ha replicato: “In quel parco ho visto nascere piccoli elefanti, li ho visti strappare alle loro mamme e sottoporre alle catene per essere sottomessi”.
In Bolivia di recente è stata varata una legge che vieta completamente l’utilizzo degli animali nei circhi e la stessa legge sta per essere approvata in Perù. Analoghe disposizioni sono già operative in 15 Paesi europei.
Anche il Parlamento italiano sta vagliando una proposta di legge, sostenuta da numerosi esponenti di tutti gli schieramenti politici, per la graduale dismissione dell'uso degli animali da parte dei circhi.
Allo stesso modo, gli enti locali e le ASL possono operare esigendo il rispetto delle norme già esistenti, come la Delibera del 10 maggio 2000 del Ministero dell’Ambiente sui requisiti minimi di benessere animale nelle organizzazioni circensi.
L’amministrazione comunale può, inoltre, porre un freno ai “manifesti selvaggi” che, oltre a quelli collocati negli spazi consentiti, puntualmente vengono affissi in ogni spazio libero della città nei periodi di presenza dei circhi. Muri, stazioni di fermata degli autobus, recinzioni di cantieri ed ogni altro luogo “utile” vengono deturpati dalla pubblicità abusiva dei circhi, pari solo a quella riscontrabile durante le campagne elettorali. Soltanto l’applicazione delle sanzioni già previste dai regolamenti vigenti può rappresentare un efficace deterrente contro questi abusi.
LEPA – Lega Protezione Animali
Brindisi
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