Brindisi, 24/02/2010
Da domani la mostra multimediale "Migranti"
Dal 25 al 28 febbraio fa tappa a Brindisi, sul primo binario della stazione, la mostra multimediale
Migranti, allestita su un treno merci e dedicata alle storie, ai volti e alle voci di tutti gli
uomini e le donne che hanno lasciato la terra in cui sono nati in cerca di una vita migliore.
La mostra, gratuita, può essere visitata dalle 9 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30).
Migranti, promossa dall’assessorato regionale alla Solidarietà e dal Consiglio regionale,
è stata presentata oggi a Brindisi, nella sala riunioni del Museo archeologico provinciale
“Ribezzo” (Mapri). All’incontro hanno partecipato l’assessore provinciale alla Cultura e alla
Pubblica istruzione Paola Baldassarre; il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Francesco
Capobianco; Massimo Guastella, ordinario di Storia dell’arte e critico d’arte; Milena Rizzo, docente
dell’Università del Salento e curatrice della mostra.
"Il treno dei migranti - ha sottolineato l’assessore Paola Baldassarre - rappresenta una
testimonianza di eccezionale valore storico. L’assessorato alla Cultura e all’Istruzione della
Provincia di Brindisi ha l’obbligo, unitamente al piacere, di condividere un progetto che ci
interroga sulle nostre radici. L’immigrazione italiana in Europa, in America, l’immigrazione
delle popolazioni meridionali nel nord Italia; l’esodo in Puglia dai Paesi nord-africani e
dall’est europeo sono fenomeni speculari. Antichi e nuovi mali – ha aggiunto l’assessore
Baldassarre - che spesso hanno prodotto inenarrabili sofferenze, insieme a illuminanti storie
di integrazione e solidarietà. L’auspicio è che, oltre ai piani regionali, al ruolo delle forze
dell’ordine, all’impegno dell’associazionismo, maturi nell’Uomo la voglia di superare un
“limbo sistemico”, di una realtà priva di memoria e di speranza, per lasciare posto all’Altro,
facendosene carico. Si creerà così un campo d’azione che in una dinamica espansiva potrà
dare luogo ad una nuova sensibilità: “io posso stare solo dove stai tu”".
La mostra è stata inaugurata il 19 febbraio a Lecce, dove resterà fino a stasera. Dopo Brindisi
arriverà a Taranto dal 1° al 4 marzo; a Bari dal 5 all’11 marzo; a Foggia dal 12 al 15 e
poi partirà in direzione di Torino Porta Nuova per l’ultima tappa, dal 18 al 21 marzo.
Migranti è stata ideata dal laboratorio di comunicazione e progetti culturali Farm, che nel
2006 ha realizzato la mostra del Treno della memoria, ed è frutto di anni di ricerche, perché
viaggi, transiti e permanenze hanno generato infinite tracce storiche, letterarie, fotografiche
e cinematografiche.
Migrazione significa soprattutto spostamento, movimento, persino nomadismo. Il treno è
uno dei simboli della migrazione, utilizzato da milioni di pugliesi per raggiungere agli inizi del
secolo il porto di Napoli, dal quale partivano i bastimenti per le Americhe e, nel dopoguerra,
per raggiungere il Belgio, la Francia, la Germania, la Svizzera.
Per questo la mostra, in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato, è allestita all’interno
di un treno merci con dodici carri che si trasformano in un grande spazio espositivo di
440 metri. Oltre 300 sono le testimonianze fotografiche provenienti da musei, archivi storici,
istituti, fondazioni, affiancate da opere di grandi fotografi e fotoreporter. La documentazione
fotografica è arricchita da una ricerca video condotta in collaborazione con Teche Rai e
Istituto Luce. Un contributo alla mostra di forte valore simbolico viene dall’arte visiva degli
autori albanesi Adrian Paci, Alfred Mirashi, Parlind Prelashi, Artan Shabani, giunti in Italia
con le carrette del mare negli anni Novanta e oggi artisti di livello internazionale.
Le voci narranti degli attori pugliesi Michele Placido, Sergio Rubini, Mario Perrotta e Cosimo
Cinieri accompagnano i visitatori lungo un percorso diviso in tre sezioni.
La prima riguarda l'emigrazione italiana e pugliese negli Stati Uniti, dal 1900 al 1929: dalla situazione sociale ed
economica dell’Italia alle Little Italy, passando per il viaggio sui bastimenti.
La seconda sezione
è sull’emigrazione pugliese in Europa e nel nord Italia (dal 1946 al 1976), che affronta
argomenti come le miniere di carbone in Belgio e la tragedia di Marcinelle.
La terza sezione,
dedicata all’immigrazione in Puglia, inizia dalla caduta del Muro di Berlino e analizza il tema
del sogno italiano e il ruolo della regione quale ponte tra sud e nord del mondo.
Tra le iniziative collaterali della mostra, sono previsti incontri nelle scuole, nelle biblioteche
pugliesi (a cura della Teca del Mediterraneo) e una rassegna cinematografica nella multisala
Roma di Andria. Le visite guidate alla mostra sono a cura del Laboratorio Tasc – Territorio,
arti visive e storia dell’arte contemporanea – dell’Università del Salento, coordinato da Massimo
Guastella.
La tappa di Brindisi si arricchisce di un seminario di storia del territorio e arte visiva contemporanea,
che si svolgerà sabato 27 febbraio alle ore 10 presso l’Auditorium della Biblioteca
Provinciale di Brindisi dal titolo: “ Quel marzo 1991”, dall’esodo all’integrazione culturale del
popolo albanese.
COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA ORGANIZZATIVA MOSTRA MIGRANTI
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