Brindisi, 28/02/2010

Sulle multe è scritto di pagare alla Gestor: interrogazione di Albano (PD)


A chi bisogna pagare le sanzioni per violazione delle norme del codice della strada? Il comune di Brindisi ha riaffidato l’incarico della riscossione alla Gestor?
Sono questi le domande poste da Vincenzo Albano, consigliere comunale del Partito Democratico in una interrogazione inviata al Sindaco di Brindisi ed al Presidente del Consiglio Comunale.
Di seguito il testo integrale dell'interrogazione:

A chi bisogna pagare le sanzioni per violazione delle norme del codice della strada? Il comune di Brindisi ha riaffidato l’incarico della riscossione alla Gestor?
Questi sono stati i quesiti che un cittadino mi ha formulato e che si è dichiarato disorientato dalla contraddizione tra i comunicati trasmessi e gli atti emessi successivamente. Tra quello che si dice e quello che si fa.
La vicenda riguarda il verbale n. 145322/M, emesso da un ausiliario del traffico l’altro ieri, in data 24 febbraio 2010, nel quale viene dichiarato che” entro 60 giorni dalla contestazione è ammesso il pagamento in misura ridotta presso la Gestor S.p.A. di via Dalmazia, oppure sul conto corrente n. 378706892 intestato a Gestor S.p.A., concessionario della riscossione delle sanzioni del codice della strada”.
Una perplessità che viene agevolmente superata, da chi come me segue giornalmente le vicende della nostra amministrazione dall’osservatorio privilegiato di consigliere comunale.
Ma un cittadino comune, come fa a districarsi tra queste contraddizioni, senza rischiare di pagare a chi non deve, con probabili successive seccature, ma anche con danno per le casse comunali?

Sappiamo che dal 5 gennaio 2010, data di notifica del lodo arbitrale, la Gestor non è più abilitata a riscuotere alcunché per conto del comune di Brindisi.
Quella decisione ha fatto sorgere in capo al comune, così come dispone la legge, la responsabilità di assumere ogni iniziativa in modo da porre ogni obbligato nella condizioni di adempiere correttamente alla propria obbligazione, che nel nostro caso deve essere effettuata direttamente nei confronti del comune, facendo ricorso ai più svariati mezzi di comunicazione (televisione, stampa, comunicazioni postali, telematiche, ecc. ).
E’ evidente che qualcosa non ha funzionato in questa attività di informazione, se, nonostante il tempo trascorso, una società partecipata al 100%, sulla quale il comune dovrebbe avere un controllo “ analogo” a quello esercitato sui propri servizi comunali e sulla quale deve esercitare un assoluto potere di direzione, coordinamento e supervisione riguardo i più importanti atti di gestione, dimostra di non essere ancora a conoscenza dei cambiamenti avvenuti. O, comunque,continua a comportarsi come se niente fosse accaduto, creando confusione.
Ora prescindendo da ogni considerazione sulla validità del verbale emesso, sulla efficienza dell’organizzazione e sulla validità del sistema dei controlli della amministrazione comunale e sui ritardi con i quali è stata iniziata l’attività di informazione sui quali si dovrebbe riflettere ed intervenire, Le chiedo di mettere riparo a questa situazione, verificando se in altri ambiti, si stiamo replicando analoghi “pasticci” .

Distinti Saluti
Vincenzo Albano
Consigliere Comunale Partito Democratico