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Brindisi, I medici chiedono un centro di Prontoterapia al Perrino



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Brindisi, 04/03/2010

I medici chiedono un centro di Prontoterapia al Perrino

Un Centro di Protonterapia presso il Presidio Ospedaliero “Perrino” di Brindisi è essenziale per la terapia oncologica in un’area altamente critica come quella di Brindisi.
Lo dice con forza l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, il cui Consiglio Direttivo ha approvato un documento in tal senso. Tale documento che è stato inviato dal Presidente dell'Ordine, Emanuele Vinci, al Presidente della Giunta Regionale, all'Ass. Regionale alla Salute, ai Sindaci della Provincia ed al Direttore Generale della Asl Br, è riportato integralmente di seguito.

In questi giorni è entrato in funzione a Pavia il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica che effettuerà radioterapia con protoni e ioni carbonio.
Il vantaggio per gli ammalati sarà costituito soprattutto dalla possibilità di concentrare la dose di radiazioni nel tumore con un risparmio quasi totale dei tessuti sani. E ciò comporterà che al tumore si potranno erogare dosi più elevate, con maggiore possibilità di vincerlo, ed ai tessuti sani dosi irrisorie senza più le complicanze immediate e tardive della radioterapia con fotoni ed elettroni oggi disponibile.
La Puglia (ed il Sud) non può permettersi di rimanere al palo in tema di innovazione tecnologica ma deve interrompere la tradizione che la vede tributaria di malati e di intelligenze verso le regioni del Nord nel campo delle cure più avanzate.
A fine novembre scorso è stato presentato un progetto industriale per la realizzazione di un centro di protonterapia nella nostra regione. Si tratta di un progetto italiano che potrà essere realizzato a costi molto più contenuti rispetto a quelli finora necessari grazie all’introduzione di particolari innovazioni. Ma soprattutto la realizzazione in Puglia di un centro di protonterapia farebbe risparmiare nei prossimi anni alla sanità regionale i costi per le cure dei pugliesi nei centri di Pavia e Trento, che avranno sicuramente basato parte dei loro piani economici anche sul prevedibile afflusso dei nostri ammalati.
Presto i vantaggi in termini di maggiori successi e minori complicanze delle cure con protoni giungeranno a conoscenza, grazie anche alla “rete”, di tanti ammalati che pretenderanno, giustamente, le cure migliori. Ma i vantaggi di un centro di protonterapia in Puglia sarebbero molteplici. Si richiederanno infatti nella fase di progettazione, costruzione, gestione e sviluppo del nuovo Centro le competenze di ingegneri, fisici, tecnologi, economisti, statistici, sociologi, biologi, medici, farmacologi; saranno necessarie interazioni con le Università, gli enti di ricerca nonché le aziende private già presenti sul territorio.
La Puglia sarebbe meta anche dal Mediterraneo di pazienti bisognosi di questa speciale terapia e dovrebbe curare l’accoglienza delle loro famiglie.
Brindisi si presenta con le carte in regola per ospitare nell’Ospedale del capoluogo questa iniziativa industriale che dovrebbe vedere il necessario coinvolgimento delle istituzioni oncologiche e scientifiche della intera Puglia. Brindisi infatti possiede gli spazi necessari, una consolidata attività clinica di oncoematologia, radioterapia, medicina-nucleare, vede la presenza dell’Università del Salento, dell’Enea e del CNR e possiede purtroppo anche primati per le malattie tumorali e per la migrazione sanitaria.
L’Ordine dei medici dichiara, pertanto, il proprio sostegno a questa iniziativa ed invita le Istituzioni e gli Enti locali a farsi parte attiva per richiedere ed accogliere l’innovativo progetto.


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