Brindisi, 05/03/2010
Marinò (Confindustria) censura le Camere di Commercio di Brindisi e Lecce
Le recenti polemiche sulla rielezione del Presidente dell’Unioncamere Regionale, con la decisione delle Camere di Commercio di Brindisi e Lecce di uscire dall’organismo regionale, mi inducono ad esprimere alcune puntualizzazioni, senza alcuna volontà di interferire nella suddetta decisione, che mi pare inopportuna, soprattutto in questo particolare momento di difficoltà congiunturali:
A. la linea strategica della Confindustria Brindisi è orientata a contribuire a fare della Camera di Commercio un fattore di miglioramento delle attività delle imprese, attraverso scelte di sistema che colgano due obiettivi:
1. la massima efficienza ed economicità dei servizi amministrativi affidati alle
Camere;
2. l’utilizzo efficace delle risorse, per finalità a favore di tutte le imprese del
territorio.
Alcune indicazioni coerenti con questa strategia riguardano:
- la concentrazione degli interventi finanziari su infrastrutture reali e permanenti, aperte a tutta l’economia;
- la promozione di aggregazioni fra Istituzioni locali e Camere per la realizzazione di infrastrutture e di servizi;
- una linea di intervento coesa con il sistema delle imprese sull’internazionalizzazione;
- la massima efficienza di sistema, che assicuri riduzione dei costi e massimo ritorno alle imprese delle risorse prelevate.
B. appare quanto mai opportuno ribadire – come già fatto in diverse circostanze da Confindustria Nazionale - che nel loro ruolo istituzionale le Camere di Commercio non hanno compiti di rappresentanza delle imprese. In altri termini, nessun ruolo di rappresentanza o di sintesi o di mediazione degli interessi delle imprese, ruolo che compete esclusivamente alle organizzazioni datoriali di rappresentanza.
COMUNICATO STAMPA GIUSEPPE MARINO' - PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA BRINDISI
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