Brindisi, 12/03/2010
Cillarese: Rinascita civica chiede l'apertura della zona umida
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alle Autorità locali del comitato spontaneo Rinascita Civica Brindisina
Al Prefetto di Brindisi
Al Commissario del Consorzio ASI di Brindisi
- Al Sindaco di Brindisi
- Alle commissioni comunali Ambiente e Turismo
- Al Presidente della Provincia
- Al Presidente della Regione Puglia
Ai Parlamentari nazionali e regionali della Provincia di Brindisi
All'assessore regionale alle OO PP
- All'ARPA Puglia
- Al Dipartimento di Prevenzione AUSL BR1
- Alle associazioni ambientaliste di cittadinanza attiva
Oggetto: Invaso del Cillarese. Richiesta di apertura della zona umida alla fruizione della cittadinanza
Premesso che:
Il bacino del Cillarese, area situata alla periferia nord-ovest di Brindisi è area naturalistica d'interesse regionale, caratterizzata dalla presenza di numerose specie di uccelli acquatici che hanno eletto l'invaso quale loro habitat ideale;
La zona in questione, visibile dall'Ospedale Perrino e dalla ferrovia che da Bari conduce nella nostra città, è di non comune bellezza e potrebbe essere, pertanto, suscettibile di valorizzazione ai fini del cosiddetto turismo sostenibile, inoltre è da considerarsi quale meta ideale per escursioni da parte di cittadini amanti della natura, cicloturisti e podisti;
La stagione primaverile è la migliore per poter godere pienamente dello scenario naturalistico offerto dall'Oasi in questione.
Considerato che:
La zona umida è chiusa al pubblico da un cancello situato in corripondenza con l'ingresso della strada asfaltata che costeggia il bacino artificiale, in quanto l'Ente gestore (ASI, Area di Sviluppo Industriale) paventa pericoli per i visitatori (pericolo di frane, di annegamento e presenza di rettili) che ci permettiamo di definire eccessivi ;
Un tempo era possibile percorrere il lungolago e non si rammentano incidenti degni di nota occorsi ai visitatori;
Il bacino nei pressi della confluenza dell'omonimo canale è caratterizzato dalla presenza di numerosi rifiuti che galleggiano sulle acque scure presumibilmente inquinate, le quali fortunatamente non si immettono totalmente nel resto dell'invaso a causa di un folto canneto che ne impedisce il passaggio;
Nel febbraio 2008 si registrò una massiccia e preoccupante moria di pesci di cui tuttora non si conosce con precisione la causa;
Sul social network facebook è nato da una settimana un gruppo che conta ad oggi circa 670 iscritti che reclama la tutela del'area e la sua piena fruizione da parte della cittadinanza.
CHIEDIAMO
Che si garantisca, inizialmente, almeno nel fine settimana e/o in fasce orarie predefinite, l'accesso dell'area ai cittadini amanti della natura, in attesa di un auspicabile piano per la totale e definitiva fruzione e valorizzazione della zona umida: a tal proposito, ci permettiamo di suggerire un immediato e fattivo incontro tra gli organi in indirizzo ai fini della sollecita definizione della questione con l'auspicabile coinvolgimento delle associazioni di protezione ambientale.
Che si eseguano da parte degli organi di controllo ambientale le analisi delle acque e si avvii un piano per la bonifica dell'invaso.
Che sia garantita la vigilanza dell'area attraverso i vari corpi di polizia ambientale e con l'eventuale ausilio di guardie ecologiche violontarie.
Ringraziano per l'attenzione e, rimanendo in attesa di cortese riscontro, salutiamo cordialmente.
Per il comitato spontaneo Rinascita Civica Brindisina
Giovanni Vonghia
Tony De Michele
Mino Bagnulo
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