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Brindisi, 21/03/2010
Investimento Sanofi-Aventis: l'apprezzamento della Femca Cisl
Il 19 marzo u.s., nello stabilimento della Sanofi-Aventis di Brindisi, i rappresentanti del Gruppo Industriale Multinazionale, nell’ambito di una Conferenza Stampa-Presentazione, che ha visto la partecipazione delle Istituzioni, oltre che delle Parti Sociali, hanno annunciato un investimento di 26 milioni euro per la produzione di Spiramicina che è uno tra i farmaci maggiormente impiegati nel trattamento delle malattie infettive.
La Segreteria Territoriale della FEMCA CISL, di Brindisi, presente alla conferenza stampa, esprime apprezzamento nei confronti di tutto il management del Gruppo Instriale, in particolare a quello locale, poiché questo investimento permetterà di aumentare la perfomance dello stabilimento brindisino e lo proietta sempre più ad essere un polo di riferimento internazionale.
La Segreteria, della FEMCA CISL, ricorda che a questi 26 milioni di euro si devono aggiungere i 19 milioni di euro già spesi dal 2005 sino ad oggi, a cui si devono integrare 5 milioni di euro stanziati per il biennio 2010-2011 per la formazione di ricercatori qualificati nello sviluppo di processi e prodotti innovativi e 2,3 milioni di euro a sostegno di iniziative legate all’ambiente.
Oggi si può sicuramente affermare che la Sanofi-Aventis è una tra le poche multinazionali presenti nel territorio Italiano che non ha approfittato del ricorso all’utilizzo di ammortizzatori sociali o a chiudere attività produttive, neanche quando le necessità lo richiedevano, come accaduto per il terremoto in Abruzzo e per la crisi affrontata all’inizio degli anni 2000, che richiedeva interventi di riorganizzazione e razionalizzazione, con forti ricadute occupazionali, così come per la crisi internazionale che attualmente si sta vivendo in tutti i settori produttivi del nostro Paese.
Anzi, a testa alta, con il contributo, i sacrifici e la professionalità dei lavoratori, sfruttando le opportunità del territorio, non delocalizzando nessuna attività produttiva in Paesi dove il costo di lavoro è più basso, si è reso competitivo lo stabilimento di Brindisi e con questo ulteriore investimento, non solo aumenterà il fatturato del 30%, ma ci sarà anche un incremento del 10% sul piano occupazionale e una riduzione dei costi del 20%.
La FEMCA CISL ritiene che questo sia il giusto riconoscimento per i lavoratori, il management aziendale ed il territorio, di Brindisi, e si auspica che in un prossimo ricambio di mix professionale vengano premiate oltre le attese del territorio anche quelle dei lavoratori prossimi ad un cambio generazionale.
COMUNICATO STAMPA FEMCA CISL
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