Brindisi, 22/03/2010

Immobili: Adoc invoca un nuovo piano di edilizia economica

La compravendita immobiliare per un cittadino è un passo importante non solo perché si sceglie il luogo dove far trascorrere la propria vita e quella dei propri figli ma anche e soprattutto per tutto ciò che ruota intorno a tale scelta in termini sia economici che di adempimenti procedurali.
Dall’individuazione dell’immobile sino alla consegna finale sono diversi i passaggi che bisogna accuratamente seguire, date, scadenze e regolamenti vanno tenuti in debito conto se non si vogliono avere spiacevoli sorprese.
In molti si affidano ad agenzie immobiliari, a consulenti incaricati dalle imprese edili o altro ma non sempre tale fiducia viene ricambiata con una tutela reale, testimonianza ne sono le centinaia di contenziosi ufficiali e non in corso. Come ADOC UIL abbiamo focalizzato l’attenzione su alcuni aspetti che caratterizzano il settore a livello provinciale.
Registriamo intanto un monopolio dell’offerta immobiliare specie nella città di Brindisi per quanto riguarda il nuovo.
In effetti l’assenza di iniziative di edilizia economica popolare e di reale cooperazione di fatto inducono i consumatori a rivolgersi o direttamente alle imprese edili con prezzi, viste le rifiniture non sempre di pregio, da capogiro o al mercato dell’usato che di vantaggi ne porta davvero pochi, in termini economici, se si tiene conto dello stato di conservazione dell’immobile e degli interventi da effettuare per renderlo confacente alle proprie esigenze.
Nell’ambito degli acquisti da impresa con frequenza si richiedono somme all’acquirente in anticipo anche attraverso l’accensione di mutui scaricando sui consumatori rischi ed oneri per la costruzione neanche si trattasse di cooperative.
Un fenomeno quello dell’acquisto sulla carta che, se da una parte consente di rifinire la propria dimora come ad ognuno piace, è a rischio in quanto necessita di tutele che non sempre vengono fornite.
A fronte di tutto ciò il consumatore deve sempre augurarsi di ricevere un immobile costruito a regola d’arte con tutto ciò che è previsto nel capitolato ma quel che è più importante deve sperare che il budget preventivato non venga superato da richieste di revisione prezzi, mascherate da imprevisti vari, che andrebbero attentamente e tempestivamente valutati onde evitare inganni.
Brindisi non è nuova a fenomeni del genere con il caso Acque Chiare si è persino raggiunti l’assurdo con una compravendita effettuata senza poter disporre pienamente dell’immobile.
Se a tale vertenza è stata data ampia divulgazione di contro vi sono tuttora situazioni che mettono in ansia centinaia di famiglie con iniziative immobiliari che tardano ad essere completate dopo anni dall’inizio lavori e caratterizzate da continue richieste di denaro mettendo in seria difficoltà bilancio e quiete famigliare.
Seguiamo con attenzione tali fenomeni, pronti a dare il nostro contributo qualora ci fosse chiesto ufficialmente a tutela dei cittadini brindisini.

L’ADOC UIL consiglia, intanto, a chi si appresta a diventare nuovo acquirente di rivolgersi preventivamente a professionisti anche per un consiglio onde evitare spiacevoli sorprese. L’ADOC UIL senza alcun onere aggiuntivo è disponibile in tal senso.

Per concludere auspichiamo un intervento delle pubbliche amministrazioni mirato ad un nuovo piano di edilizia economica che risponda alle esigenze di chi ha bisogno.
Un invito lo rivolgiamo poi alle associazioni di categoria come l’ANCE affinché si giunga quanto prima alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa in cui si dia l’avvio ad un ufficio di conciliazione territoriale che garantisca maggiormente i cittadini.

COMUNICATO STAMPA ADOC