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S. Vito dei N.nni, Sciolto il ''Comitato Festa Patronale Santi Vito Martire e Vincenzo Ferreri''



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S. Vito dei N.nni, 23/03/2010

Sciolto il ''Comitato Festa Patronale Santi Vito Martire e Vincenzo Ferreri''

Si rende noto agli organi di stampa che lo scorso febbraio, nel corso di un’assemblea straordinaria, si è proceduto allo scioglimento del “Comitato Festa Patronale Santi Vito Martire e Vincenzo Ferreri” di San Vito dei Normanni, sorto nel 2004 come “Comitato Festa San Vincenzo Ferreri”.

Al seguito di questa volontà espressa dai soci, pertanto, il Presidente delegato, dott. Vincenzo Amati, ha rassegnato le proprie dimissioni con effetto immediato nelle mani dell’Arciprete Parroco di Santa Maria della Vittoria don Fabio Ciollaro, per conto del quale proprio nel 2008 aveva proceduto alla modifica del Comitato Festa impegnandosi ad effettuare l’unificazione delle due distinte feste patronali in onore dei protettori della città.

Le principali motivazioni per le quali si è giunti allo scioglimento possono essere ricondotte al fatto che l’operato del Comitato avveniva nell’indifferenza totale della comunità cittadina, più volte stimolata e invitata a contribuire (sia in termini economici che di supporto logistico e morale) e, nonostante lo stesso sodalizio richiedesse da tempo un incremento di iscritti, anche in virtù della promessa dei parroci, mai resasi concreta, di inviare i propri delegati provenienti dalle parrocchie, non è mai giunto il ben che minimo aiuto da nessun fronte.

La città di San Vito, che si è storicamente sempre confrontata con questo problema, perde così una delle più concrete occasioni di avere una struttura stabile, volontaria e operativa nell’intero arco dell’anno. Il problema che appariva, così, ai più risolto, riapre il dibattito. Il Comitato che va a sciogliersi auspica che questo segnale forte possa dare uno scossone alla situazione, precisando che sicuramente il suo scioglimento non comprometterà il mantenimento della festività stessa o la continuità dell’operato circa la diffusione del culto per i Santi Patroni, ma richiama Parroci, Priori delle Confraternite e Amministrazione Comunale a rivedere le modalità con cui procedere.

Tanti sono stati gli appelli ogni anno rivolti a tutti, ma, purtroppo, poche le risposte e gli atti concreti. Lo stesso Presidente uscente dichiara: “Nonostante il dispiego di energie profuso dal sodalizio in questi anni nulla è mai cambiato. In prima persona mi sono esposto in ripetuti appelli e in particolare durante la scorsa festa patronale ho usato toni forti perché sentivo il dovere di sollecitare chi di dovere a voler dare una svolta a questa situazione. Le mie parole sono rimaste inascoltate e forse troppo sottovalutate, con la conseguenza di una raccolta fondi al minimo storico per la scorsa edizione e ora il sopraggiungere di questo drastico atto conclusivo. Ciò che mi ha sempre un po’ mortificato è il fatto che la maggior parte dei cittadini non apprezza tutti gli sforzi che ci sono dietro un evento di tale portata.

Dà tutto per scontato e di facile realizzazione, lasciandosi andare a critiche gratuite che non hanno di certo originato un clima sereno per noi. Non tutti sanno che siamo un gruppo di volontari, che hanno in questi anni speso queste energie per spirito civico e per devozione nei confronti dei nostri Santi. Tutto ciò che si è portavo avanti non è caduto dal cielo, ma è frutto di un complesso e duro operato. Era un progetto cui tenevo davvero tanto e sono preoccupato per il futuro delle festività patronali che ritengo una risorsa importantissima per la nostra comunità.

Ma tutto l’onere organizzativo e le responsabilità ricadevano principalmente sulla mia persona ed sono arrivato al punto in cui ho ritenuto necessario assecondare le richieste dei soci e procedere alla conclusione di questo cammino. Mi sento davvero di ringraziare doverosamente tutte le Amministrazioni Comunali che ho incontrato in questi anni, di qualunque colore politico esse siano state, perché se non fosse stato per loro le feste patronali non avrebbero mai avuto luogo. Gli amministratori hanno sempre sostenuto il grosso della spesa e messo a disposizione tutte le strutture per renderla fattiva. Spero che in futuro chi verrà in qualche modo a svolgere il nostro ruolo, vorrà dare continuità a tutto ciò che si è messo in essere in questi anni, nella nostra opera di rispetto della tradizione sempre incrementata dall’innovazione”.

Come atto conclusivo è doveroso esprimere un concreto grazie a tutti coloro che in questo cammino hanno dato il loro contributo spontaneamente e spassionatamente, in particolar modo quelli che non sono più tra noi.
Il sodalizio si scioglie anche in virtù della non condivisione di alcune recenti scelte operate in merito ad antichissime tradizioni, che vanno nel nostro caso a riguardare anche i santi protettori, non sentendosi più pronti a “subire” determinate scelte dettate dall’alto, senza esserne democraticamente e ufficialmente coinvolti nella fase decisionale. Llo statuto non prefigurava soltanto l’organizzazione della festa patronale, ma soprattutto un impegno continuo e costante nella diffusione del culto per i due Santi e il mantenimento delle tradizioni ad esse correlate. Il Comitato non ha minimamente accettato, pertanto, la scelta di sopprimere la processione di San Vincenzo Ferreri che per antichissima tradizione ricadeva nella terza domenica di ottobre, come pure la recente scelta di non far partecipare la statua dello stesso Santo all’ingresso alla Gloria nella notte di Pasqua in Chiesa Madre.

Non ha alcun senso, a nostro avviso, parlare di unità dei patroni, se poi ad un momento così denso di significato la statua di San Vito Martire vi parteciperebbe da “sola” senza quella del Compatrono. Avremmo gradito che in questo “segno d’interparrocchialità” di cui si parla nel documento redatto dal collegio dei parroci, oltre alla statua dell’Immacolata fosse, quantomeno, rimasta anche quella di San Vincenzo.

Concludo ringraziando tutti coloro che secondo le proprie possibilità e competenze ci hanno fornito il proprio contributo volontario aiutandoci nell’organizzazione di un evento tanto importante quanto sentito da generazioni di sanvitesi con la speranza di aver reso un buon servizio a tutta la comunità.”

Ufficio Stampa Comitato “Comitato Festa Patronale Santi Vito Martire e Vincenzo Ferreri”


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