Brindisi, 31/03/2010
Dubbi sul premio di governabilità: salta l'elezione di Caiolo?
La Provincia di Brindisi rischia di perdere un consigliere regionale?
Il dubbio nasce dalla presunta incostituzionalità del cosiddetto "Premio di Governabilità", una norma inserita nella legge elettorale regionale n°2 del 9 febbraio 2005 (governo Fitto) per consentire alla maggioranza il raggiungimento del 60% dei seggi e quindi garantire maggiore stabilità al governo regionale. Tale legge elettorale fu concepita per recepire la "Legge Tatarella" del 23 febbraio 1995 n°43 (cosiddetto Tatarellum) che regolava il sistema elettorale delle Regioni italiane a statuto ordinario.
E' proprio in base a tale combinato di normative che l'ultimo consiglio regionale pugliese passa dai 70 consiglieri previsti dallo statuto regionale a 78 membri, permettendo, tra gli altri, il ripescaggio del dipietrista Caiolo, eletto nella circoscrizione di Brindisi.
Infatti, poichè il risultato elettorale ha consentito alle oppposizioni di eleggere 31 consiglieri (26+1 delle liste a sostegno di Palese, 4 delle liste a sostegno della Poli Bortone), ne consegue che la maggioranza dovrà essere composta da 47 consiglieri per raggiungere l'equilibrio del 60-40 previsto dal Tatarellum.
In queste ultime ore qualcuno ha provato a soffiare sul vento delle polemiche attribuendo all'attuale maggioranza l'aumento dei consiglieri ed i relativi costi. Libero, ad esempio, scrive: "Vendola si compra la governabilità" e che ha "nominato otto consiglieri regionali in più"; Salvatore Tatarella, europarlamentare del Pdl, sconfessa il più noto e rimpianto fratello definendo "sconcio ed illegittimo" un tale "Consiglio pletorico".
Al di là delle abituali, pretestuose e partigiane prese di posizione che appassionano esclusivamente la gente più sensibile alla polemica politica che alla sostanza delle cose, appare singolare che, al contrario di quanto sbandierato da entrambi i poli ("vanno ridotti i numeri dei consiglieri), i consigli regionali superano il limite di eletti stabilito dai relativi statuti. E questo accade non solo in Puglia ma anche in Lazio, Calabria ed in altre regioni.
In ogni caso sarà la Corte d'Appello a decidere sulla validità del premio, come conferma il segretario generale del Consiglio della Puglia, Silvana Vernola.
Dall'Ufficio stampa del Consiglio Regionale mostrano uplomb ricordando che "saranno gli uffici elettorali preposti a proclamare il presidente della Giunta e i consiglieri regionali eletti e che non ci sono termini di legge entro i quali procedere a tale operazione.
"Due i fronti al lavoro - si scrive in una nota. Da una parte gli uffici centrali circoscrizionali presso le sedi dei sei tribunali provinciali che, sin da ieri, stanno verificando i verbali, i voti delle liste, le preferenze dei candidati consiglieri e i voti dei candidati presidenti.
Dall’altra l’ufficio centrale regionale presso la sede della Corte d’Appello di Bari che dovrà, dopo aver a sua volta ricevuto l’ok da parte degli uffici centrali circoscrizionali in merito, proclamare il Presidente, assegnare i voti contestati e procedere all’assegnazione del premio di maggioranza e della governabilità".
Ore.Pi.
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