Brindisi, 08/04/2010
Franco Palma: "riflessioni ad un annno dal termine del mandato di Giurgola"
Alla conclusione del terzo anno della ottava gestione della abortita Autorità Portuale di Brindisi (1994, Presidente dr. Roberto de Luca – 1995, Commissario Avv. Vito Mascolo - 1996, Presidente lo stesso – 1998, Commissario dr. Giuseppe Giurgola – 1999, Presidente dr. Mario Ravedati – 2002, Commissario dr. Luigi Giannini – 2003, Presidente lo stesso – 2007, Presidente dr. Giuseppe Giurgola), esterniamo la seguenti riflessioni.
Come già denunziato da questa Associazione con un analogo documento pubblico del novembre 2008, gli Organi d’Informazione continuano, nell'ambito del loro dovere/diritto di cronaca, a registrare e a fare da cassa di risonanza, di una serie di proclami del Presidente dell'Autorità Portuale, attraverso comunicati ufficiali o conferenze stampa con cui vengono annunziati nuovi progetti e nuove iniziative senza alcun elemento di “sistema” e di coerenza programmatica, ma sopratutto senza avvio di realizzazione alcuna.
Il Presidente Giurgola continua ad avere il seguente tipo di rapporto con il proprio incarico e con l’opinione pubblica: alle operose realizzazioni che sarebbero richieste al proprio Ente, antepone gli annunci e i proclami; perciò ogni volta che lo ritiene, convoca conferenze stampa o trasmette alle agenzie comunicati ufficiali, mentre le interviste sono accordate solo ad alcune testate o giornalisti ad esso graditi; non si presenta mai a conferenze od incontri organizzati da associazioni o clubs ma solo ad incontri istituzionali ai quali è presente qualche parlamentare o membro di governo da corteggiare. Tutto, nella sua gestione, ha costituito un sistema autoreferenziale di annunci mirabolanti, di mancanza assoluta, non solo di programmazione, ma anche di capacità di gestione ordinaria: sul piano di quest'ultima è mancato qualsivoglia raccordo tra gli strumenti programmatori (Bilancio di Previsione, Piano Operativo Triennale, Piano Regolatore Portuale, Pianta Organica del Personale) e le singole iniziative attuate (volesse il cielo) o annunziate.
Volendo tentare un elenco dei tanti proclami fatti dal Presidente Giurgola, dal suo insediamento ad oggi, si rischia comunque di dimenticare o tralasciare qualcosa, ma ciò che appare drammaticamente indubitabile è che niente di quanto promesso è stato realizzato:
Orto-Frutta Egiziana. L'annuncio diffuso dava per raggiunto un accordo con il ministro dell'Agricoltura Egiziano ed armatori, circa un canale di importazione attraverso il nostro porto della frutta egiziana destinata al mercato europeo. A distanza di tempo, dalle colonne del Sole-24 Ore veniva appreso che il porto di Koper (Capodistria), in società con quello di Trieste si è assicurato il transito dell'ortofrutta egiziana per i prossimi anni.
Nuove linee per la Turchia. Ad inizio mandato il Presidente dell'A.P. annunziava di aver concordato con un agente marittimo barese l'avvio di linee ro-ro regolari con la Turchia. Detto agente barese veniva fatto entrare nel Comitato Portuale in rappresentanza degli armatori. A distanza di anni nessuna nuova linea per la Turchia è partita, anzi quella che ad iniziativa di operatori locali c'era è venuta meno, nel mentre quell'agente di Bari siede tutt'ora nel Comitato Portuale.
Nuova linea per Durazzo. Anche il collegamento diretto con Durazzo (Brindisi ha solo collegamenti per Valona, mentre il vero traffico importante per l'Albania, quello per Durazzo, parte solo da Bari) è stato oggetto di precisi impegni del Presidente Giurgola, assunti in occasione di visite in Albania. Le navi per Durazzo continuano a partire solo da Bari.
Accordi commerciali con la Bulgaria. Nel corso di “trasferte” in Bulgaria, il Presidente ha comunicato l'avvio di intese per creare collegamenti marittimi tra i porti bulgari del Mar Nero e Brindisi. Niente di ciò è accaduto.
Spostamento stazione rimorchiatori dal porto interno. Nel 2008, a seguito della scadenza della concessione demaniale in favore dell'impresa Barretta per l'occupazione dell'area nel Seno di Ponente, e delle polemiche a mezzo stampa, per la liberazione di quella zona, il Presidente prorogò la concessione di un anno e si impegnò ad insediare una commissione di esperti per la individuazione di una nuova area ove localizzare la stazione rimorchiatori. Ad oggi non è mai stata costituita alcuna commissione e la concessione attuale in favore dell'Inpresa Barretta è stata ulteriormente prorogata.
Revisione del costo dei servizi portuali. Ulteriori reiterati impegni, scaturiti dalla più volte denunziata perdita di competitività del nostro porto, e tutti puntualmente disattesi, hanno riguardato la rivisitazione del costo dei servizi portuali, che il dott. Giurgola aveva annunziato di voler attuare poche settimane dopo il suo insediamento.
Accademia italo-greca della marina mercantile. In Comitato Portuale, sulla stampa ed in incontri con la dirigenza dell'Istituto Nautico “Carnaro” è stata annunziata l'iniziativa della costituzione, insieme all'Università ed agli Enti Locali, di una accademia, finanziata con fondi “Interreg”, nella quale formare capitani di lungo corso e capitani di macchina in loco. Detta Accademia, secondo gli annunci fatti, avrebbe dovuto vedere la luce entro l'ottobre 2009 attraverso la sottoscrizione degli atti formali e far partire i corsi dal 2010. Grandi speranze ha generato la notizia tra gli studenti dell'Istituto Nautico e le loro famiglie, che hanno visto una opportunità professionale alternativa a quella già in funzione a Genova. Grandi speranze ancora una volta deluse dalla totale mancanza di ognipratico segnale di attuazione.
Sede staccata della Biennale di Venezia dentro il Capannone ex-Montecatini. Questo annuncio è datato di circa tre anni, è fu diffuso dal Presidente Giurgola, lasciando credere che vi era un interesse diretto della Biennale di Venezia a realizzare una sede espositiva stabile per manifestazioni artistiche presso il capannone e che lui stava conseguentemente adoperandosi per rendere detta struttura fruibile a tal fine. Fin qui i proclami, poi il nulla.
Dichiarazioni di interesse per il Porto di Brindisi da parte di grossi gruppi terminalistici mondiali. A tale proposito il Presidente Giurgola, in ripetuti annunzi, dichiara l'esistenza di tale interesse, per il quale gli sarebbero pervenute comunicazioni o vi sarebbero stati contatti, ma di questi “grossi gruppi” non è dato conoscere alcun particolare, alcun piano industriale, né tantomeno la loro identità e, a questo punto, la loro esistenza.
Disponibilità dell'Enel a co-finanziare con il project financing la realizzazione del porto energetico di Cerano: tale annuncio, riportato in verbali di seduta del Comitato Portuale e nel testo della bozza dell'ultimo P.O.T., poi depennato a seguito della contrarietà delle istituzioni locali, non pare corrispondere alla volontà dell'Enel, che non si è mai manifestata in tal senso, dal momento che piuttosto gli impegni formali li aveva assunti per la realizzazione a proprie spese del “pennello” previsto nel porto esterno, ove trasferire il terminal carbone attualmente occupante la diga di Costa Morena.
Questa politica di annunci e di mancate realizzazioni, che ha caratterizzato la presidenza dell'A.P. da parte del dott. Giurgola, fin dal suo insediamento, si è accompagnata ad una crisi senza precedenti dei traffici del nostro porto.
L' opinione pubblica ha diritto di capire e di conoscere la realtà e di valutare i risultati della gestione di un ente, quale l'Autorità Portuale, che sarebbe stato determinante per la situazione economica del nostro territorio.
Brindisi Prodest, nelle sue denunzie, ha l'obiettivo di stimolare in tal senso la città a riflettere e reagire, così come di mettere nelle condizioni i soggetti cui vengono rivolte le nostre critiche, sempre costruttive, di poter rispondere a noi e sopratutto all'opinione pubblica, magari smentendo, se ne hanno gli elementi, le nostre accuse.
FRANCO PALMA - PRESIDENTE BRINDISI PRODEST
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