Francavilla F.na, 09/04/2010
Salonna ai vertici dell'UDC: "il territorio ha bisogno di una retta via"
Giuseppe Salonna, già coordinatore cittadino e dirigente dell'Udc della Provincia di Brindisi ha inviato una lettera aperta ai massimi dirigenti nazionali e locali del Partito.
Di seguito il testo integrale della missiva:
Conservo nel sangue i valori reali della Democrazia Cristiana, che ha fatto di
essi un grande Partito Popolare.
Nel 2008, anno che ha coinciso con la consultazione politica, ho condiviso il
nuovo progetto politico del Presidente Casini e dell’UDC. Allora però,
bisognava essere coraggiosi, qui a Brindisi poi, “la questione Mele” e il suo
ritratto, creato dai media, non agevolava sicuramente.
Con l’aiuto di tanti amici, ho tentato di portare il mio impegno politico all’
apice. Lo ritenevo doveroso sia per la “bontà” del progetto, che ritengo
particolarmente conforme alla mia persona, sia per il ruolo politico che
rivestivo come dirigente del partito.
Sino a quando la consultazione Provinciale ed Europea del 2009 ha distrutto
tutto ciò che si stava cercando di creare, ovvero un partito ricco di valori,
guidato da uomini coerenti e credibili.
Si è giunti invece, alla creazione di un partito, nel quale navigano libere
ipocrisia e incoerenza e, in parte, guidato da “gazzettieri” della politica.
Ha regnato sovrana la speranza che, imbarcando tutto e tutti sulla nave, il
partito avrebbe solo tratto beneficio, raccogliendo più consensi e più voti.
Il risultato qual è stato?
- elezioni politiche del 2008 ( con il sostegno dei coraggiosi) voti dell’UDC
in provincia: 16.373;
- elezioni provinciale del 2009 ( con le new entry) voti dell’UDC in
provincia: 15.608;
- elezioni regionali del 2010 ( con le new entry e la lista Ferrarese) voti
dell’UDC in provincia: 14.449;
Alla luce del risultato sopra evidenziato, vi pongo una seria riflessione:
oggi il partito, se vuole seriamente portare avanti il progetto che
propaganda, ha bisogno di gente “giusta”, che sia credibile e coerente. L’UDC,
perchè prosegua il suo cammino e si discosti dal rituale comune che vige ormai
in politica, ha bisogno di andare alla ricerca di consensi, non di voti. E’
necessario abbracciare gente che si riconosca seriamente nel valore e nel
progetto politico. Credo fermamente che questo partito non dovrebbe “aprire le
porte” a gente che non trova spazio altrove, a gente che, trovando chiuse molte
porte, decida di rendersi al servizio del partito. Questo, no!
I principi su cui si fonda il partito non lo permettono e perché dunque,
sperperare così un’idea politica, senz’altro non utopistica, solo per aver
fretta di creare qualcosa di grande subito? La calma è la virtù dei forti. Pare
che oggi l’UDC sia paragonabile ad un padiglione fieristico: si entra, si
espone e si commercializza il prodotto.
Carissimi, tutto ciò di cui vi è bisogno per un reale inizio è: COSTANZA e
DEDIZIONE nel ponderare bene le decisioni su coloro i quali approcceranno a
questo progetto e COERENZA, scegliendo “uomini giusti”. Come accade per
qualsiasi innovazione, che si discosti dalla massa, qualcuno, probabilmente
spaventato e non attratto dal “nuovo”, ( e questo in politica accade spesso),
si allontanerà o rifiuterà, ma col tempo troverete quelle certezze di cui ora
avete bisogno.
A me, come molti, tornerebbe l’entusiasmo che mi avvolse nel 2008, non mi
soffermerei nemmeno un secondo a pensare cosa sia giusto e cosa no, scenderei
al vostro fianco, più voglioso che mai, sarei onorato di tornare a fare il
POLITICO, con passione, come ho sempre fatto, nonostante abbia da tempo
abbandonato tutto e perciò non ancora rinnovato la tessera del 2010.
Adoro essere al servizio della lealtà e dunque, adoro fare politica, quella
vera, quella che dovrebbe essere. Ho ricevuto insegnamenti da Uomini quali De
Gasperi, Don Sturzo, e per ultimo, non certo per importanza, Aldo Moro.
Giunto al termine di questo sfogo doveroso, mi preme dirvi, che a voi importi
o meno, che il mio territorio ha fortemente bisogno di una retta via sulla
quale, strada facendo, incontrare valori e principi da difendere e sostenere ed
io spero di poter tornare in campo a combattere perché questo accada.
La fiducia viene riposta in questo partito anche se non mi dispiacerebbe
concretizzare l’idea di riprendere il cammino di quel progetto politico nato
con gli “AUTONOMISTI” che era stato fatto proprio dall’UDC di allora.
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