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Brindisi, UIL: nubi minacciose sul comparto aeronautico



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Brindisi, 12/04/2010

UIL: nubi minacciose sul comparto aeronautico

Altre minacciose nuvole si addensano sul cielo brindisino, mentre l'attesa primavera intesa come la stagione del definitivo ritorno al bel tempo: sviluppo ed occupazione tarda ad arrivare.
È il caso proprio di dirlo, atteso che anche la frana di Montaguto complica ulteriormente i disagi dei cittadini pugliesi, isolando la nostra regione dal resto d'Italia.
Come se non bastassero tutti i problemi che Brindisi e la sua provincia devono affrontare per la pesante situazione di crisi che da anni vive il territorio, più volte denunciata dalla UIL, ora se ne aggiungono altri. Stiamo parlando del settore aeronautico, una volta fiore all'occhiello dell'industria aero spaziale brindisina.
Pian piano si sta materializzando la politica di smembramento del settore da parte di Finmeccanica che avevamo previsto nel momento in cui la scelta di politica industriale nazionale decise di investire la maggior parte delle risorse con un nuovo stabilimento a Grottaglie destinate alla costruzione del Boing 787.
Non vogliamo essere considerati campanilisti perché se le politiche industriali per il sud sono utili a rafforzare tutte le società presenti di questo settore attraverso le varie sinergie, questo renderebbe tutti più forti e capaci di stare sul mercato senza grossi affanni, mentre invece assistiamo passivamente e senza nessuna opposizione alla scelta di alienare le strutture presenti a Brindisi rafforzando sempre di più quelle a noi vicine.
Finalmente un grido di protesta che il presidente della Provincia Ferrarese esprime per le tante cose che nel nostro territorio non si riescono a risolvere. Ha ragione quando afferma che non si possono rappezzare le ferite con interventi superficiali. L'apparato produttivo è in stato comatoso senza contributi e supporti che guariscano il male alla radice.
Stiamo parlando di tutte le situazioni che coinvolgono interi settori industriali a partire da quello chimico, energetico, tessile, agro alimentare ed anche l'arsenale militare., con un continuo ed incomprensibile atteggiamento di superficialità e noncuranza da parte sopratutto della politica a tutti i livelli, impegnata a farsi dispetti trasversali pur di non affrontare concretamente la situazione di precarietà che da molti anni si è venuta a creare. Basta un esempio. Da oltre 15 anni assistiamo al balletto delle responsabilità per la firma delle convenzioni energetiche. Speravamo che prima delle ultime elezioni amministrative si potesse concludere questa annosa vicenda, ma alla fine non si sono firmate e le società energetiche continuano a fare i loro comodi senza che nessuno si metta di traverso. Il risultato è che gli investimenti previsti sono bloccati con la scusa che le varie autorizzazioni non vengono concesse. Si fecero salti mortali per inserire l'area industriale nella legge 181 per ottenere i finanziamenti per bonificare le aree interessate. È stata vanificata anche questa opportunità. Il settore tessile è diventato negli ultimi anni teatro di licenziamenti collettivi senza alcuna possibilità di ripresa e di investimenti. Si sono persi quasi 2000 posti di lavoro e la maggior parte riguarda dipendenti femminili che difficilmente saranno ricollocati.
La politica dei distretti si sta rilevando inefficace e mostra il suo limite, perché invece di rafforzare le attività settoriali, non affronta le problematiche delle singole realtà produttive. Si veda quello che sta accadendo nel settore agro alimentare con l'incontrollato proliferare di impianti fotofoltaici e pale eoliche che stanno distruggendo migliaia di ettari di terreni produttivi e di colture specializzate che impegnavano migliaia di lavoratori.
Occorre alzare fortemente la voce per farci sentire dai soliti sordi.

La UIL di Brindisi di fronte a questa situazione di assoluta difficoltà propone di aprire un confronto a tutti i livelli chiedendo da subito al presidente Ferrarese di attivare il tavolo dell'economia e lavoro invitando parlamentari nazionali, consiglieri regionali, tutti i sindaci della provincia per uscire con una posizione unitaria per affrontare in maniera decisiva le problematiche che riguardano il nostro territorio.

COMUNICATO STAMPA UIL


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