Brindisi, 15/04/2010
SNIM: svolto convegno sul porto di Brindisi e il rigassificatore
Il rigassificatore di Capo Bianco non ostacola l’attività portuale né tantomeno danneggia lo sviluppo turistico della città di Brindisi. È questo il concetto fondamentale emerso dal Convegno organizzato dalla società Brindisi Lng in occasione dell’8° Salone nautico a tema “Il porto di Brindisi e il rigassificatore: l’esempio di Barcellona”.
Alla presenza di tecnici ed esperti del settore ma soprattutto di Antòn Martinez Rodrìguez responsabile delle Operazioni del terminale di Barcellona costruito da Enagas, i concetti emersi si sono basati su evidenze tangibili e similitudini tra due porti, che hanno portato a certezze sulle quali un rigassificatore sia assolutamente compatibile in città con vocazione turistica come Barcellona e Brindisi.
“Quest’ultimo porto è simile in molti aspetti a quello spagnolo: entrambi sono serviti da un unico canale di accesso in cui possono transitare gasiere, metaniere, traghetti, e navi da crociere; il petrolchimico è posizionato alle spalle del rigassificatore e la distanza di quest’ultimo dal centro cittadino è praticamente identica” - ha sottolineato Anton Martinez Rodriguez – “Per tutte queste ragioni trovo che la collocazione del rigassificatore di Brindisi sia assolutamente compatibile con la vocazione turistica a cui la città mira e soprattutto in grado di non ostacolare l’attività portuale”.
La Spagna è dotata di sei rigassificatori, dove quello di Barcellona risulta essere il più antico, attivo dal 1969 e al cui interno sono presenti sei serbatoi a differenza dei due previsti per Brindisi: qui il traffico portuale e turistico non ha subito nessun rallentamento a causa della presenza del terminale, anzi il porto si è sviluppato e ampliato anche grazie al rigassificatore”. Sintonia perfetta quindi tra porto e rigassificatore sancita anche dalle certezze matematiche sui tempi di manovra e attracco di una nave gasiera in un porto.
“Le navi gasiere impiegano in totale circa 50 minuti per l’entrata e attracco nel molo di cui solo 20 sono necessari per la manovra, in cui il canale di ingresso rimane occupato, per il restante tempo, il traffico marittimo è perfettamente in grado di riprendere” ha aggiunto il comandante Pantaleo Morolla, pilota del porto di Brindisi. Le navi gasiere sono navi di ultima generazione, sicure e tecnicamente avanzate e non impediscono per nulla il normale flusso e traffico portuale anche in riferimento a navi passeggeri e commerciali” ha concluso il comandante.
COMUNICATO STAMPA BRINDISI LNG
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