Brindisi, 16/04/2010
SNIM: Assonautica annuncia 180 posti barca al Villaggio Pescatori
Si è conclusa con una notizia esplosiva la terza giornata di questa ottava edizione del Salone Nautico di Puglia. Un'edizione poco fortunata dal punto di vista meteorologico ma caratterizzata, finalmente, da una concretezza mai vista negli ultimi anni. Dopo l'annuncio dei progetti di Italia Navigando per la portualità turistica pugliese – ed in special modo quelli che riguardano la riqualificazione del porticciolo ”Marina di Brindisi”, l'ampliamento del porto turistico di Villanova e la realizzazione di un nuovo approdo sulla costa di Fasano – anche Assonautica Brindisi ha annunciato la realizzazione di quello che era l'obiettivo che l'associazione si era data, all'atto della sua costituzione, decenni or sono. Un obiettivo che finalmente diventerà realtà.
“Il nostro programma – ha annunciato il Presidente di Assonautica Brindisi Giuseppe Rubini – gode di una concessione demaniale di circa trecento metri lineari sulla banchina di fronte al Villaggio Pescatori ed ospiterà, entro l'estate, pontili galleggianti con 140-180 posti barca”. Questo significa che la nautica da diporto approda finalmente nel cuore della città, mettendo a disposizione dei turisti le bellezze di Brindisi ed offrendo alle attività commerciali del centro un'imperdibile occasione di rivitalizzazione. “L'idea – ha spiegato Rubini – è quella di vedere il porto interno come la nuovo frontiera per la nautica da diporto, esattamente come ha spiegato questa mattina il Presidente dell'Autorità Portuale Giuseppe Giurgola”. La struttura fornirà anche assistenza tecnica e rimessaggio con cantieri attrezzati per imbarcazioni medio-grandi.
Durante l'incontro – al quale hanno preso parte anche il Presidente della Camera di Commercio di Brindisi Alfredo Malcarne, il Presidente del Distretto Produttivo della Nautica da Diporto della Regione Puglia Giuseppe Danese, il Direttore di Assonautica Regionale Matteo Dusconi, il Vicepresidente di Assonautica Nazionale Paolo Dal Buono, il Direttore di Assocharter Fabrizio Zonca e l'avv. Sergio Prete, docente di Diritto della Navigazione nella II Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Bari – si è discusso anche di nautica da diporto e nautica turistica in termini più generali.
Prima, però, il Vicepresidente Dal Buono ha voluto esprimere tutta la propria soddisfazione riguardo alla volontà di rilancio della nautica da diporto emersa in questi primi tre giorni del Salone Nautico di Puglia ed in special modo rispetto alla nascita del Distretto Produttivo della Nautica da Diporto della Regione Puglia.
“Per la nautica da diporto 'di famiglia' – ha spiegato Dal Buono – c'è bisogno di un approdo ogni venti miglia al massimo che offra comfort e servizi ai turisti. Oggi, finalmente, vediamo in concreto i progetti e la volontà di metterli in atto”.
E proprio riguardo al Distretto ed al suo programma strategico, il Presidente Danese è intervenuto durante l'incontro. “Il programma – ha spiegato Danese – è diviso in due linee d'azione. La prima comprende i singoli programmi strategici, riguardanti vari settori, sui quali intendono investire gli imprenditori che prendono parte al Distretto. La seconda, invece, riunisce le azioni di sistema che riguardano il territorio e le aziende nel loro complesso. Quest'ultima è già stata approvata dalla Regione Puglia mentre riguardo alla prima il Governo regionale si è impegnato a convocarci per mettere a disposizione delle aziende misure ad hoc. Nel prossimo futuro, dunque, dovremo compensare le nostre lacune e prepararci ad accogliere tutte le imbarcazioni che arriveranno in Puglia”.
Più specifico, invece, l'intervento dell'ing. Zonca, che ha esposto i problemi e le peculiarità della nautica da locazione e noleggio, vale a dire del vero e proprio turismo nautico. “E' necessario – ha spiegato il Direttore di Assocharter – creare le condizioni culturali ed infrastrutturali per il rilancio di questo settore strategico. Il primo problema da risolvere è quello della cronica carenza di approdi. La distanza tra un porto e l'altro, infatti, influenza negativamente lo sviluppo del turismo nautico. La seconda questione da affrontare è quella dei costi. Non si possono affrontare, infatti, gli stessi prezzi ai quali fa fronte il diportismo vero e proprio. Bisogna rendersi conto che chi si occupa di charter svolge una vera e propria attività commerciale”.
Una serie di provocazioni ed interrogativi proposti dall'avv. Prete hanno chiuso il workshop.
COMUNICATO STAMPA SNIM
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