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Tuturano, Pro Loco: "salvaguardare la manodopera locale"



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Tuturano, 19/04/2010

Pro Loco: "salvaguardare la manodopera locale"

Intervire subito a salvaguardia della manodopera locale. E' quanto chiede Pietro Guadalupi, presidente della Associazione Turistica Pro Loco di Tuturano, in una lettera aperta inviata ad alcune tra le maggiori personalità del nostro territorio (Prefetto, Sindaco di Brindisi, presidente dell'Amministrazione Provinciale, Presidente della Camera di Commercio, Presidente di Confindustria, segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil).
Di seguito il testo integrale della richiesta:

La popolazione della città di Brindisi, come del resto gran parte di quella nazionale ed internazionale, vive un periodo di profonda crisi. La ripresa economica, nonostante i tanti sforzi dei Governi, stenta a ripartire e lungo e difficile appare il tunnel da percorrere per uscirne. La produzione nazionale sui mercati non riesce ad essere competitiva rispetto a quella dei paesi in via di sviluppo dove le materie prime e la manodopera hanno un costo bassissimo.
Brindisi ed in particolare la frazione di Tuturano, negli ultimi anni attraversano forse il periodo più buio della loro storia. Fra le tante cause, quelle che più hanno fatto precipitare la situazione sono: il ridimensionamento del Petrolchimico e la presenza delle centrali a carbone.
Il primo è passato dai quasi seimila addetti agli attuali poco meno di un migliaio, le centrali a carbone invece hanno da un lato tolto terreni fertili all’agricoltura e dall’altro hanno reso difficile da commercializzare i prodotti coltivati nella intera zona. Il risultato è sotto gli occhi di tutti; intere aree ormai sono incolte e quelle poche che ancora si coltivano, tanto per completare l’opera, sono ormai pronte ad accogliere futuristici impianti di pannelli fotovoltaici e di pali eolici.
I contadini, non riuscendo più a inserire i propri prodotti sui mercati, non hanno altro da fare che affittare, per pochi soldi, i terreni alle compagnie internazionali che realizzeranno su di essi gli impianti eolici e fotovoltaici. Anche in questa triste prospettiva, molti giovani e meno giovani disoccupati, aspettavano l’inizio dei lavori di realizzazione degli impianti di cui si parla per trovare un impiego anche se di poca durata.
Ebbene, in alcune zone i lavori di installazione sono iniziati e chi sperava in un lavoro anche di soli pochi mesi, è rimasto deluso a guardare l’arrivo di manodopera proveniente dalla Campania ed addirittura dalla Germania.
La situazione a questo punto si va facendo man mano esplosiva. Le famiglie, nelle quali nessun componente lavora, ormai vivono di stenti. I giovani cominciano a fare i conti con la concorrenza anche degli extracomunitari, presenti in gran numero, preferiti nell’impiego alla manodopera locale, perché costano meno e lavorano in nero. La tensione nella frazione va man mano ad aumentare e, per chi come me opera e vive giornalmente a contatto con giovani e disoccupati, sente che giorno dopo giorno prende corpo un prossimo conflitto sociale che potrebbe sfociare in episodi di intolleranza.
Stando quanto riportato si chiede alle S.V. di attuare ogni intervento al fine di tutelare la manodopera locale. L’impiego di personale locale disoccupato, anche se per pochi mesi, rappresenterebbe, per le famiglie già tanto provate dalla crisi, un valido aiuto per superare questo momento difficile in attesa che la tanto auspicata ripresa economica avvenga.
Per tutto quanto farete anticipatamente si ringrazia.


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